REMANZACCO. Decine di striscioni – quasi 40, ma il numero è destinato a salire – su finestre, terrazze, muretti e reti di recinzione, e ancora su alberi, nei giardini, sulle ringhiere: la popolazione di Ziracco dimostra «con i fatti» la propria determinazione a «non mollare» sulla questione dell’antenna 5 G installata (ma non ancora completata) nel campo sportivo della frazione, a breve distanza dalle case.
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«Questa è la nostra voce, la nostra protesta» contro un traliccio piazzato «a tradimento nel centro abitato», recita il testo introduttivo di un video realizzato per documentare la proliferazione di slogan e per diramare forte e chiaro il messaggio che la mobilitazione «continua e continuerà».
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«Noi cittadini di Ziracco – dicono i residenti – chiediamo trasparenza, rispetto e correttezza all’amministrazione comunale. Nessuno – proseguono – ci garantisce che l’antenna non fa e non farà male a lungo termine, perciò pretendiamo che venga collocata lontana dalle abitazioni e dai luoghi di aggregazione. A chi pensava che in dieci giorni ci saremmo stufati diciamo solo una cosa: non ci conoscete. Ci teniamo al territorio e alla salute, per noi e soprattutto per i nostri figli».
La battaglia, dunque, andrà avanti: parallelamente al passaparola promosso («casa per casa») per organizzare la dimostrazione a suon di cartelli, il cui allestimento è terminato giovedì sera (ma «stanno arrivando altre adesioni», confermano dal Comitato nato per contrastare il piano di posizionamento dell’antenna), i cittadini hanno organizzato una colletta per pagare le spese dei legali, due, cui si sono rivolti.
Il sindaco Daniela Briz, per parte sua, fa sapere di aver «incontrato il Comitato mercoledì». «L’amministrazione è sempre pronta al confronto e al dialogo», aggiunge, senza però far percepire intenzioni di marcia indietro.
