UDINE. L’ordinanza anti-alcol firmata dal sindaco Alberto Felice De Toni lo scorso 25 giugno e valida per trenta giorni non sarà prorogata.
La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal prefetto Domenico Lione insieme al Comune ma, precisa il rappresentante del Governo, «in sede di comitato faremo delle valutazioni più approfondite per capire cosa ha funzionato e cosa no. Di sicuro - aggiunge - il ricorso agli steward ha contributo a migliorare la sicurezza per gli esercenti e gli avventori e per questo motivo voglio ringraziare la Camera di commercio che ci ha dato una mano».
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Lione esclude che l’ordinanza possa essere riproposta con la stessa formulazione anche in futuro: «Non avrebbe senso perché nel nuovo regolamento di polizia locale vengono stabilite delle limitazioni al consumo di alcolici in aree pubbliche in modo strutturale e quindi alcune delle prescrizioni dell’ordinanza sono di fatto già in vigore».
Rispetto alla prima versione del provvedimento, che vietava la vendita di alcoli per asporto dopo le 18 e fino alle 8 del mattino successivo in Borgo stazione e dalle 21 alle 8 e impediva la mescita dopo l’1 di notte, il 10 luglio, dopo il confronto con le categorie e la Camera di commercio, è stata introdotta una deroga per la mescita ai locali che si sarebbero dotati di steward.
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Un compromesso che sembra aver messo tutti d’accordo migliorando la situazione. In centro sei steward sono entrati in servizio ogni giorno, dal lunedì alla domenica, dalle 23 alle 3 del mattino, ma oggi dovrebbero concludere la loro attività ferma restando la volontà degli esercenti di chiedere un contributo alla Regione per poter proseguire i controlli come auspicato anche dalla Prefettura e dal Comune.
«L’ordinanza - spiega il vicesindaco Alessandro Venanzi - è per definizione uno strumento contingibile e urgente che si adotta per il tempo necessario a trovare una soluzione più strutturata. Noi lo abbiamo fatto in dieci giorni con l’impegno di tutti e mi pare sia un ottimo risultato».
Il riferimento è alla modifica dell’ordinanza con l’introduzione della deroga per i locali che si dotano di steward. «Così - continua Venanzi - oltre al potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine che sta dando risultati anche i locali hanno dato un contributo importante. L’auspicio di tutti è che le risorse messe in campo servano a migliorare la sicurezza di tutti tutelando gli esercenti e gli avventori senza penalizzare le attività».