L’uomo, 63 anni, gestisce un’osteria a Udine, vicino al Teatro Giovanni da Udine. In precedenza aveva seguito le orme del papà nell’azienda di famiglia
PAGNACCO. La barca di Loris Chittaro, dopo l’incidente, è stata portata dalla Guardia costiera alla darsena Porto vecchio di Lignano.
A pochi passi, negli uffici locali marittimi della Capitaneria di porto, in viale Italia, la compagna di Chittaro, Tatiana, è stata accolta dal personale in servizio. Oltre a seguire le fasi delle ricerche, ha raccontato nei dettagli ciò che è successo. L’uscita con la barca, la decisione di fermarsi a poca distanza dalla costa, nelle vicinanze dell’isola delle conchiglie, il tuffo.
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La donna, infreddolita e fradicia per la pioggia, era avvolta in un asciugamano da mare. Scossa e in ansia per le sorti del compagno. Poco prima delle 20 un cittadino austriaco si è presentato negli uffici della Guardia costiera, assicurando di aver visto qualcosa in acqua. Una segnalazione che poco dopo si è rivelata un falso allarme, ma che ha gettato nella disperazione la donna.
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Chittaro, 63 anni, è nato a Udine ma è cresciuto a Pagnacco. Qui, in un primo tempo, ha seguito le orme del padre, lavorando nell’impresa edile di famiglia, la Edera Costruzioni. Poi ha cambiato settore, dedicandosi alla gestione di locali pubblici. Ultimamente, come racconta chi lo conosce, gestiva un’osteria nei pressi del teatro nuovo Giovanni da Udine, tra via Treppo e via Tomadini.
La coppia si era presa qualche giorno di relax da trascorrere in barca nelle acque di Lignano. Avrebbero dovuto rientrare oggi a Udine per riaprire l’osteria.
Invece Chittaro, dopo essersi tuffato in mare, non è più riemerso. Come detto le ricerche continueranno a oltranza. «Le condizioni del mare erano normali, così come quelle del meteo», assicurano dalla Guardia costiera.
Chittaro quindi non avrebbe fatto nulla di azzardato, visto che nel momento in cui si trovava in barca con la sua compagna Tatiana il mare non era in alcun modo mosso. Conosceva bene quelle acque. Chi frequenta la zona, però, ipotizza che l’uomo possa essere stato sorpreso da una corrente legata alle maree e trascinato al largo.
Decine le persone impegnate nelle ricerche: stanno perlustrando le zone di mare aperto di fronte alla costa di Lignano e nella vicina laguna. In acqua i soccorritori di Lignano, Grado, Udine e Trieste.
