UDINE. La polemica sulla mancata concessione del patrocinio per la partita di Nations League tra Italia e Israele che si giocherà allo stadio Friuli il prossimo 14 ottobre, si sposta in consiglio comunale.
L’opposizione di centrodestra è intenzionata a presentare una mozione di sentimenti per chiedere al sindaco Alberto Felice De Toni e alla maggioranza di tornare sui suoi passi dopo aver respinto la richiesta della Federazione italiana gioco calcio (Figc).
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A illustrare il documento in sala Ajace (il dibattito inizierà alle 17) sarà il capogruppo di FdI, Luca Vidoni. Il centrosinistra però non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro.
A fissare le condizioni per poter concedere il patrocinio è stato lo stesso primo cittadino: «Se il contesto non cambia - ha sottolineato - non può cambiare la nostra scelta. Saremmo disponibili a concedere il patrocinio del Comune di Udine solo se si verificassero condizioni che cambiano il contesto attuale. Se le trattative diplomatiche portassero a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi, o il ricavato della partita fosse donato in favore delle vittime civili della guerra, il contesto sarebbe completamente diverso e cambierebbe anche la nostra valutazione. Non possiamo far finta che non ci sia una guerra che da entrambe le parti ha portato alla morte migliaia di civili fra cui molte famiglie e bambini. Se questa partita, oltre ad essere un grande evento sportivo, fosse anche un’occasione per promuovere la pace, come sindaco sarei felice di dare il mio sostegno».
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Le condizioni, ribadisce il capogruppo del Pd, Iacopo Cainero «restano quelle».
Una presa di posizione che ha suscitato le critiche di tutto il centrodestra, ma anche di parte del centrosinistra con la presidente regionale di Italia Viva, Sandra Telesca che ha evidenziato come sia «anche con decisioni così sconsiderate che si alimenta un intollerabile clima di antisemitismo».
Critico anche l’assessore di Iv, Andrea Zini e i consiglieri della lista De Toni Antonella Eloisa Gatta e di Azione, Pierenrico Scalettaris.
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Difficile però immaginare che i consiglieri di maggioranza contrari alla mancata concessione possano votare la mozione del centrodestra.
Sempre che la presidente Rita Nassimbeni decida di inserire nell’ordine del giorno la mozione che sarà presentata soltanto all’ultimo.
Nella bozza del documento gli esponenti del centrodestra condannano tutte le guerre ma ricordano che «a pagare non possono essere i valori dello sport o della cultura, che costruiscono ponti e non elevano muri», considerato anche «che lo sport ha un valore educativo ed è veicolo di modelli di comportamento positivi» e rappresenta «quello spazio nel quale si può realizzare una vera “comunità” lontana da ogni tipo di discriminazione».
Motivo per cui «sport e cultura devono essere liberi da ideologie e strumentalizzazioni, devono unire e non dividere» senza contare che «ospitare la nazionale di calcio italiana è uno dei migliori modi per promuovere gli interessi della nostra città».