UDINE. Ancora una lite in centro a Udine, ancora un accoltellamento dopo quelli verificatisi nei giorni scorsi. È successo nella tarda serata di mercoledì 3 luglio, in piazza Primo Maggio. Durante una lite, scoppiata intorno alle 22, è spuntato un coltello: un giovane di 20 anni, di nazionalità straniera, è stato trasportato all’ospedale Santa Maria della Misericordia in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita. Il ventenne ha riportato una ferita alla schiena.
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L’aggressore, anche in questo caso si tratterebbe di un cittadino straniero, è riuscito a fuggire a piedi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, facendo perdere le proprie tracce.
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Sul posto sono intervenuti, allertati da residenti e passanti, gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza, due volanti della polizia e i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Udine, assieme ai colleghi della stazione di Martignacco.
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Al momento dell’aggressione i locali di piazza Primo Maggio erano piuttosto affollati e nonostante questo, a pochi passi dai clienti di bar e ristoranti, è scoppiata un’altra lite per futili motivi. Prima sono volati calci, pugni e spintoni e poi, come detto, è spuntato anche un coltello.
Sempre nella serata di mercoledì 3 luglio, mentre le forze dell’ordine stavano ricostruendo l’accaduto sul posto, un carabiniere è stato avvicinato da un giovane che, visibilmente alterato, ha iniziato a spintonare e a insultare senza motivo il militare in servizio.
La scorsa settimana, a poche ore dall'aggressione subita dal cinquantaseienne giapponese Shimpei Tominaga, deceduto nel tentativo di sedare una rissa in via Pelliccerie, in pieno centro a Udine, in via Roma un trentanovenne nato in Venezuela ma di origini dominicane era stato ferito con un coltello da un connazionale. L’uomo era stato trasportato all’ospedale in condizioni gravi.
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Lo scorso mese di maggio, in vicolo Brovedan, a due passi dalla centralissima piazza San Giacomo, un sedicenne albanese – ospite di una struttura di accoglienza per minori non accompagnati – era stato accoltellato all’addome da un coetaneo.