UDINE. Più posti, altri 12, e orario prolungato per i nidi comunali, ma soltanto uno, il Sacheburache di via Baldasseria Media, resterà a gestione diretta da parte del Comune, l’altro, il Fantasia dei bimbi di via Diaz verrà affidato in maniera indiretta tramite un bando, come già accade per i nidi comunali Cocolar (Codess) e Dire, Fare, Giocare (Itaca).
Per garantire i posti in più e l’orario prolungato con la chiusura che slitterà dalle 16 alle 17.30 per andare incontro alle richieste delle famiglie con entrambi i genitori che lavorano, il Comune avrebbe dovuto assumere 16 educatori e 6 addetti al servizio generale per un costo stimato di oltre un milione.
Troppo per le casse di Palazzo D’Aronco. E così si è arrivati alla soluzione illustrata ieri dall’assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone, insieme al sindaco Alberto Felice De Toni.
«Dopo l’aumento dei posti nei nidi convenzionati, da 114 a 167, ampliamo il numero dei posti disponibili nei nidi comunali e gli orari di servizio. Una misura che va incontro alle esigenze delle famiglie: in un solo anno - ha evidenziato Pirone - mettiamo a disposizione ben 67 posti in più».
L’obiettivo è aumentare la qualità dell’offerta e abbattere le liste di attesa, considerato che si è passati dalle 16 domande non soddisfatte del 2021 alle 129 del 2023.
«Senza contare - ha precisato l’assessore - che i nidi comunali a gestione indiretta e nidi convenzionati offrono già servizi più ampi, in termini di orario e di servizi extra offerti ai neo genitori anche non frequentanti il nido.
Con la riorganizzazione dei nidi comunali a gestione diretta facciamo un altro passo avanti per adeguare l’offerta della città ai migliori standard di servizio. La denatalità in Italia, Friuli compreso, non è più una notizia. Mancano però interventi strutturali.
La politica può prendere atto della realtà e agire di conseguenza oppure cercare di creare le condizioni per creare una realtà diversa, noi - ha concluso - abbiamo scelto quest’ultima via per cercare di contrastare la denatalità offrendo più servizi alle famiglie».
In virtù della riorganizzazione il Sacheburache rimarrà l’unico nido d’infanzia a gestione diretta da parte del Comune e assorbirà anche le 8 educatrici e le 3 operatrici oggi impegnate al Fantasia dei Bimbi la cui gestione verrà affidata a una cooperativa tramite bando.
Grazie a questa misura i posti pubblici dei quattro nidi comunali a disposizione dei cittadini udinesi arriveranno a 232, con l’aumento di una dozzina di posti nei due nidi a gestione diretta già citati, oltre ai 167 già raggiunti grazie all’accordo con i nidi convenzionati, siglato a gennaio e foriero di un aumento del 46% dei posti.
Si parla quindi 399 posti totali, dal 2024, rispetto ai 332 di quest’anno scolastico, con 67 posti in più. E in attesa della realizzazione del polo scolastico di via Adige che garantirà ulteriori 60 disponibilità.
«Il nostro obiettivo è quello di ottenere un incremento del 30% dei posti pubblici a fine mandato, nel 2028», ha aggiunto Pirone.
In città l’offerta complessiva, considerando anche i nidi privati, sarà di 1.035 posti a partire dall’anno scolastico 2024/2025.
«Vogliamo ridurre il più possibile le liste d’attesa per il servizio pubblico e rendere la città maggiormente attrattiva per le famiglie tenendo conto che a Udine l’indice di vecchiaia è di molto superiore alla media italiana, (248.2 su 187.9), cioè ci sono più di due anziani over 65 per ogni under 14.
Se consideriamo i bimbi in età pre-scolare abbiamo quasi 7 anziani over 65 per ogni bambina o bambino. La politica - ha evidenziato l’assessore - non può non interrogarsi su questo e non guardare al futuro con interventi risoluti.
Dobbiamo rendere Udine una città fruibile e funzionale: al momento in città ci sono 3.853 bambini sotto i 5 anni. Alle loro famiglie dobbiamo offrire delle risposte e speriamo di poterne accogliere altre».
