foto da Quotidiani locali
FAEDIS. Li ha perseguitati al punto da costringerli a lasciare la loro abitazione per rifugiarsi a casa della figlia. Per questo un uomo di 36 anni, Beniamino Celloni, residente a Campeglio di Faedis, senza occupazione stabile e già noto alle Forze dell’ordine, è stato arrestato.
I due anziani, esasperati da una situazione diventata ormai insostenibile, lo scorso anno si erano rivolti ai militari dell’Arma per sporgere denuncia lamentando una serie di reati ai loro danni, tra cui atti persecutori, violenza privata, lesioni personali, percosse e danneggiamento.
Nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio i carabinieri della stazione di Faedis, coadiuvati dal personale del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cividale e su provvedimento cautelare dell’Autorità giudiziaria, hanno arrestato il trentaseienne friulano, accusato di atti persecutori e violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dai due anziani.
A seguito degli accertamenti effettuati dai carabinieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine aveva anche emesso, nei confronti dell’uomo, un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alle persone offese, più volte trasgredito.
Per questo, Celloni era stato denunciato anche per violazione del provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dagli anziani e sottoposto all’ulteriore misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Faedis, disattesa, come accertato dai militari dell’Arma.
Nei confronti del trentaseienne è stata chiesta e ottenuta la misura della custodia cautelare in carcere. Rintracciato, l’uomo è stato accompagnato nel carcere del capoluogo friulano. Lo scorso mese di gennaio, sempre nell’abitazione dei due anziani, posta sotto sequestro, era divampato un incendio. Uno dei vetri della casa sembrava essere stato rotto dall’esterno e per questo gli investigatori avevano preso in considerazione anche l’ipotesi del dolo.
Ma, su questi aspetti, tutti gli accertamenti sono ancora in corso e solo al termine delle indagini si potrà avere qualche risposta certa.