Prende a calci un vaso nel pieno della notte, ma perde le chiavi di casa fuggendo e viene smascherato dalle immagini di videosorveglianza. Protagonista della bravata è un quindicenne di Montegrotto, che qualche giorno fa, in via Vespucci, nell’isola pedonale di Abano, ha preso di mira uno dei due vasi esterni di ornamento del negozio “Il Gioiello”.
Il video, postato su Instagram dal titolare Gian Marco Tonello, è diventato virale: 100 mila le visualizzazioni, che sono diventate 600 mila su TikTok sulla pagina “Social Trash Ita”.
«Volevo richiamare l’attenzione di questo ragazzo, affinché passasse in negozio a riprendersi le chiavi che aveva perso, facendolo un po’ sentire in difetto per quanto commesso», spiega Tonello. «Tutti abbiamo fatto marachelle da giovani, ma ci si deve divertire con testa». Tonello racconta come sono andati i fatti.
«Al mattino, quando mi sono recato per aprire la gioielleria sono stato fermato da un addetto alla nettezza urbana che aveva in mano un mazzo di chiavi perso di fronte al mio negozio. E il vaso era stato rimesso al suo posto. Sono entrato, ho visionato le immagini di videosorveglianza nella quali si vede un gruppetto di 5-6 ragazzi, tutti sui 15-16 anni e visibilmente alterati dai fumi dell’alcol o da qualche droga, che passa davanti. Uno di loro è ritornato indietro e con foga ha calciato il vaso, facendolo volare a terra, per poi fuggire. Perdendo le chiavi di casa».
Di qui l’appello sui social. «Prima è venuto un suo amico, ma non ho voluto consegnargli le chiavi, perché volevo fosse lui stesso a riprendersele. Secondo il compagno lo stesso ragazzo non poteva venire, perché facendo ritorno a casa, in monopattino, era caduto rovinosamente a terra, finendo anche in ospedale».
«Alla fine è arrivato, con i suoi otto denti mancanti, delle garze, ancora sanguinante, chiedendo scusa. L’ho perdonato, non voglio soldi da lui. Mi sono solo raccomandato che questo gli serva da lezione e che impari a divertirsi in maniera sana», conclude. «In isola pedonale siamo preoccupati per la presenza di queste bande di ragazzini che urinano in giro, compiono atti vandalici e minacciano anche i turisti».