È il chirurgo pediatra in pensione Giorgio Bolla il primo candidato alla presidenza dell’Ordine dei Medici di Padova a uscire allo scoperto in quella che si annuncia un’elezione “effervescente” come non mai, con la presenza di cinque liste. In quella guidata da Bolla, tra i candidati c’è il dottor Romualdo Zoccali, presidente dell’Associazione medica patavina, volontario dei Medici in Strada: «Credo che questa voglia di partecipare sia riconducibile alle questioni sindacali che hanno interessato il presidente uscente e in cui non entro, ma di fronte ai quali la categoria non esce con un’immagine positiva» spiega Zoccali «accanto a questo aggiungerei che ci sarà anche una discesa in campo di colleghi in dissenso con i provvedimenti assunti durante il Covid, anche se questo non è il nostro caso».
Quella che sostiene il chirurgo Bolla, spiega ancora Zoccali, si pregia di essere «una lista al di fuori dai sindacati, priva di vincoli e lacci, lontana da una politica sindacale che anche involontariamente può creare conflittualità nei rapporti».
Quindici candidati in lista «medici del territorio, ospedalieri, universitari e libero professionisti, giovani e strutturati» aggiunge «abbiamo cercato di mettere insieme le realtà che rappresentano, nel complesso, la quotidianità medica».
La lista si chiama “Ritorno alla professione”: «Riteniamo che l’Ordine, nel suo svolgere l’attività burocratica e istituzionale, sia molto lontano dalla realtà contingente, mentre noi vogliamo mantenere un rapporto familiare con i nostri professionisti, volgiamo creare una “casa del medico” in cui tutti si riconoscono e trovano risposte, ma anche aumentare l’interazione con la società civile. Parliamo di un’apertura a 360 gradi».
Tra le sfide, assicura Zoccali «il recupero dell’immagine e della dignità della figura del medico, che in questi anni è stata aggredita e offesa» sostiene «e questo nei confronti dei cittadini ma anche della politica sanitaria che con il suo operato, tra liste d’attesa e servizi chiusi, ha creato nella popolazione uno scontento che si sta riversando sulla categoria».
Infine, tra gli obiettivi anche «la difesa del settore dagli attacchi della pseudo medicina» dice «certo l’Ordine non ha poteri decisionali ma non intendiamo stare zitti di fronte a ciarlatani e abusivismo. Vanno fatte parlare le evidenze scientifiche, ci sono questioni che vanno chiarite confrontandosi con le persone, andando in mezzo alla gente senza preconcetti».
In questo senso, Zoccali annuncia la volontà di aumentare gli incontri con i cittadini su temi fondamentali quali vaccini, prevenzione e le patologie emergenti. —