Con la posa della prima pietra, ha preso il via ufficialmente il cantiere per il raddoppio degli spazi della casa di cura Villa Maria del Centro di Medicina.
Un lavoro che, nei prossimi tre anni, porterà la struttura sanitaria privata di via delle Melette che lavora in convenzione con il sistema sanitario regionale a espandersi fino a 14 mila metri quadri – rispetto agli attuali 7 mila – «proiettando l’attività della clinica in un orizzonte in grado di soddisfare i bisogni di salute del territorio a lungo termine».
A confermare il rapporto sinergico con la sanità pubblica, il documento inserito nella prima pietra con gli intenti che la clinica si assume nei confronti di bisogni della popolazione.
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L’intervento arriva a 5 anni dal primo ammodernamento del corpo principale: al lavoro di fronte alla chiesa di San Girolamo, nell’area ex Bozzola, 20 imprese e oltre 300 maestranze.
In programma la realizzazione di opere per 25 milioni: un primo stralcio – che verrà completato in un anno – porterà alla realizzazione di un blocco sospeso denominato “sky bridge” per il miglioramento della clinica esistente con la realizzazione di 36 posti letto su tre livelli. In questo step rientrano anche la ristrutturazione del terzo piano della clinica e la riqualificazione delle degenze.
Nel secondo stralcio – che ha come orizzonte il 2028 – l’intervento nell’area ex Bozzola con il vero e proprio ampliamento della casa di cura dove verranno realizzate nuove sale operatorie, servizi, degenze per attività private e convenzionate.
Progettata dagli architetti Mario Mazzer e Marco Da Ros secondo lo stile del “design come cura”, la clinica che sorgerà alle spalle dell’attuale Villa Maria sarà dotata al piano terra di un parcheggio coperto di 1.700 metri quadri con oltre 120 posti.
Nei tre piani deputati all’assistenza, invece, troveranno spazio 35 ambulatori, palestre riabilitative, cinque sale operatorie in Iso 5 (a elevatissima qualità dell’aria) e una Radiologia dotata di tecnologie moderne: l’intelligenza artificiale sarà parte integrante della diagnostica.
Sul fronte della sostenibilità e dell’approccio green, all’interno di un cappotto isolante previsto un involucro di 5 mila metri quadrati di facciate ventilate in cui scorreranno 12 chilometri di tubi per la rigenerazione dell’aria ed il recupero del 90% del calore.
Per minimizzare l’impatto energetico, saranno utilizzate pompe calore, una superficie di 1.000 metri quadrati di fotovoltaico, vetrate a bassa emissione e 1.200 punti luminosi a led.
La casa di cura Villa Maria dispone di una capacità ricettiva di 140 posti letto di cui 88 accreditati nelle branche di Riabilitazione ortopedica e neurologica, Medicina generale, Chirurgia ortopedica, e 25 accreditati per pazienti provenienti da fuori regione, oltre a 16 posti letto di Ospedale di Comunità: l’obiettivo con l’ampliamento è di sviluppare gli interventi di Chirurgia generale, Otorino e Oncologia.
Ogni anno sono 1.500 i ricoveri e oltre 35 mila le giornate di degenza; 120 mila invece le prestazioni per i servizi di poliambulatorio specialistico, radiologia e laboratorio analisi, servizi e reparti che supportano l’attività chirurgica nel due sale operatorie. I dipendenti sono 150.
Collegate alla casa di cura per l’attività ambulatoriale e chirurgica in day surgery ci sono due unità operative. La prima, in via Valeggio svolge attività poliambulatoriale; la seconda, in via Pellizzo, oltre all’attività polispecialistica è punto di riferimento veneto per la chirurgia e la diagnostica oculistica, con due laser ad eccimeri di ultima generazione.