Il corpo senza vita di un uomo, la cui identità resta al momento non confermata, è stato recuperato nella notte di giovedì dall’area arginale di via Chiesanuova, all’altezza dell’omonimo cavalcavia che scavalla la tangenziale. A fare il macabro ritrovamento un passante che, dopo avere sentito per giorni odore di decomposizione ed essersi addentrato tra le erbacce che in quel punto crescono incolte, ha notato il corpo tra la vegetazione. Immediata la chiamata alla polizia, arrivata sul posto intorno alle 20.10 di giovedì. Dopo un’ora di ricerche, gli agenti hanno individuato la salma in un’area particolarmente impervia. Si è reso necessario chiudere una corsia di corso Australia (in direzione nord) e di parte del cavalcavia per permettere ai mezzi dei vigili del fuoco di assistere nelle operazioni di recupero, anche con l’impiego di un’autoscala: sul posto operatori Speleo-alpino-fluviali (Saf).
Intorno alle 1.15 la salma è stata recuperata, dopo più di tre ore di intervento. Da un primo esame autoptico il medico legale non ha rilevato ferite, contusioni o segni compatibili con una morte violenta. Ciò nonostante il pm Roberto D’Angelo ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti: un passaggio d’ufficio per permettere tutti gli accertamenti necessari per fare luce sulla vicenda. Resta un mistero l’identità della salma, anche se la Questura sta vagliando alcune ipotesi. La più probabile è quella che si tratti di Aurelian Bacnasu, o semplicemente Aurelian, noto clochard 47enne delle piazze, originario dell’est Europa. Da alcuni anni aveva trasformato in casa gli spazi dell’ex centrale del latte, tra via Naccari e via Pioveghetto, non distante da dove è stato trovato il corpo.
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«Ho visto alcuni cartoni di vino rosso abbandonati sul luogo in cui hanno trovato il corpo. Sono rimasti lì qualche giorno, ma mi era sembrato molto strano», ha raccontato giovedì notte Trovaj Ezelyn, detto “Gimmy”, palesando subito il timore che la salma potesse essere quella del noto clochard. La polizia ha confermato che tra le sterpaglie è stata anche trovata una lattina di birra, anche se non è chiaro se sia correlata con la macabra scoperta. «In questo tratto di strada passano diversi senzatetto e vagabondi che la notte vanno a dormire negli edifici abbandonati qui in zona», ha confermato un altro passante.
Aurelian è noto alle forze dell’ordine per il suo consumo di alcolici: sono numerose le segnalazioni per ubriachezza molesta e disturbo della quiete pubblica a suo carico. Il 16 agosto del 2019 era anche stato arrestato per avere minacciato con un coltello alcuni passanti.
Nella tasca dei pantaloni della salma è stata trovata una multa per ubriachezza datata lo scorso giugno: il nome riportato sulla sanzione amministrativa è quello di Aurelian Bacnasu. Senza però una conferma ufficiale, con un chiaro riscontro dalle impronte digitali, è impossibile al momento stabilire con certezza l’identità. Nella mattina di ieri la Questura ha emesso una richiesta alla Procura per effettuare le analisi di laboratorio necessarie per il riconoscimento: un passaggio essenziale per poter prelevare campioni di Dna e le impronte digitali e confrontarle con il database della polizia.
Il lavoro degli inquirenti è però reso particolarmente complicato soprattutto per l’avanzato stato di decomposizione del corpo. La salma senza nome potrebbe essere rimasta all’aperto, sotto al sole, per diversi giorni (l’ipotesi è tra i 4 e i 15 giorni). L’autopsia è fissata per lunedì, e si spera possa fare chiarezza sulla causa del decesso. Dall’assenza di segni di violenza esterni, si ipotizza comunque che la morte sia sopraggiunta per cause naturali: un malore, forse anche per il caldo, o un arresto cardiaco sono tra le principali ipotesi al vaglio.