foto da Quotidiani locali
La forza della disperazione sta tutta in quel gesto: tutti contro la porta, per evitare che la violenza del tornado potesse entrare a devastare tutto. Non è bastato: in pochi minuti, i titolari de Lo Scampolo hanno perso quasi quarant’anni di lavoro, senza poter opporsi.
La tromba d’aria che martedì scorso ha attraversato la città di Rovigo ha concentrato tutta la sua violenza nello storico negozio-magazzino di viale Porta Adige a Rovigo, dove da più di 35 anni opera la famiglia Antonioli, titolare de Lo Scampolo. La loro sede principale si trova a Este, lungo la regionale 10: oggi è diventata purtroppo l’unica a ospitare i tessuti e ad accogliere la clientela.
«Il tornado ha spazzato via tutto», racconta Francesco Antonioli, che vive a Rovigo ma ha radici a Carceri, e che a Este è conosciutissimo per l’attività portata avanti con il fratello Massimo. «Ha scoperchiato quasi interamente i 400 metri quadri del nostro edificio, dove siamo in affitto, facendo piombare all’interno, sui nostri tessuti, una quantità inverosimile d’acqua».
[[ge:gnn:mattinopadova:14435095]]
I danni alla copertura hanno reso inagibile il negozio-magazzino, la pioggia ha portato a gettare al macero almeno 250 mila euro di tessuti, fortunatamente assicurati. Un colpo forte per l’azienda, che vanta anche cinque dipendenti e che è tra le più fornite e conosciute di tutto il Veneto.
«Lavoratori e clienti che erano dentro hanno fatto l’impossibile per contenere i danni, barricandosi dietro alla porta, ma il vortice è arrivato da sopra e ha fatto quel che ha fatto». Si ferma così, almeno temporaneamente, l’attività de Lo Scampolo a Rovigo: «Non riapriremo lì, stiamo cercando un nuovo spazio ma non è facile. La cosa certa è che non metteremo in cassa integrazione alcun lavoratore. Per ora ci concentriamo su Este, dove stiamo ricevendo la solidarietà di tantissimi clienti».
Molti quelli arrivati in negozio per un acquisto, magari non necessario ma importante in questo momento, tanti anche i contatti attraverso il commercio online: «La risposta dei nostri clienti è stata commovente, noi andiamo avanti anche grazie a loro, soprattutto per loro», chiude Antonioli.