Le Terme puntano a sfondare nel mercato turistico giovanile. È anche per questo che è nata da un paio di settimane l’operazione Sofia Goggia come Ambassador di Abano e della destinazione Terme e Colli.
Ma, qualche giorno fa, in consiglio comunale ad Abano è scaturito un dibattito sul tema.
Abano e le Terme Euganee devono puntare sui giovani o su una clientela più in là con gli anni, quella che ha fatto nei tempi d’oro la fortuna di albergatori e commercianti? Secondo i dati forniti dall’osservatorio di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, il 30% della clientela è under 50, il 35% è compreso nella fascia di età 50-65 anni, mentre il restante 35% supera i 65 anni. Il 70% dei clienti che frequentano le Terme ha più di 50 anni.
La discussione è sorta in seguito a due interrogazioni consiliari presentante rispettivamente da Gennaro De Mare del gruppo consiliare Ciccarese Sindaco e Chiara Martinati della Lega. «Ho grosse perplessità su questa operazione», ha detto in consiglio De Mare, titolare di due negozi a marchio One Millen nel centro di Abano.
«Considerando che storicamente ci sono molte persone in là con gli anni che frequentano le nostre Terme, io avrei visto, come Ambassador, più di buon occhio personaggi come Orietta Berti, Al Bano, Gianni Morandi, che sono seguiti da un target più over 60. Tengo anche a rimarcare che noi commercianti i più grossi affari li facciamo soprattutto con le persone più anziane, che hanno disponibilità economiche e non con i giovani, che non hanno possibilità di spesa e che si accontentano del pacchetto del weekend magari low cost».
Il sindaco Federico Barbierato ha allora così motivato la decisione della giunta di puntare su un nome come la sciatrice Goggia per promuovere dal 2024 al 2026 il territorio: «L’idea è di attirare clienti più giovani», ha sottolineato il primo cittadino. «Stiamo cercando anche di proporre manifestazioni per loro, ma è chiaro, è inutile nasconderci, che chi ha la possibilità di spendere sono principalmente gli over 60.
È tuttavia giusto provare a calcare nuovi segmenti di mercato, soprattutto con la Goggia nei paesi esteri come Germania, Austria e Svizzera. E poi, abbiamo voluto prolungare la collaborazione fino al 2026, comprendendo le Olimpiadi di Milano-Cortina. Pensate che ricaduta a livello d’immagine ci sarebbe se Sofia vincesse sulla pista delle Tofane una medaglia olimpica».
Sui costi, lo stesso Barbierato ha precisato, che dei 600 mila euro previsti, solo 300 mila euro finiranno alla Goggia. Gli altri 300 mila serviranno per le campagne promozionali legate alla sciatrice. «Le campagne promozionali stanno funzionando», ha detto il sindaco. «Nel 2024 stiamo investendo, assieme alla Camera di Commercio, 70 mila euro nelle tv nazionali che ci stanno dedicando servizi all’interno dei vari tg.
I dati ci dicono che le presenze turistiche sono in crescita, segno che la scelta è stata vincente. Non abbiamo tuttavia ancora stimato, perché è presto per farlo, la ricaduta che avrà il territorio, in termini economici, con l’operazione Goggia».
«Credo che portare avanti una campagna promozionale così grossa, senza aver fatto delle stime e delle analisi sia grave», ha rimarcato la consigliera del Carroccio Martinati. «È stata contraddittoria la risposta del sindaco», annota il consigliere Luigi Ciccarese. «Da una parte si investe in una clientela più giovane, dall’altra si ammette che chi porta i soldi è quella più anziana…».