È reclusa a Montorio Veronese per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso dal settembre 2022: potrebbe ottenere gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico
La Corte di Cassazione ha annullato la decisione del Tribunale della Libertà che aveva negato un affievolimento della misura detentiva di Valentina Boscaro e rinviato gli atti al Tribunale di Venezia per una nuova decisione.
Per ora quindi la donna resta dietro le sbarre nel carcere di Montorio a Verona, ma è ovvio che i temi sollevati dal ricorso dell’avvocato Alberto Berardi e dal collega Renzo Fogliata sono stati ritenuti validi. L’uscita dal carcere per la giovane potrebbe essere più vicina, si andrebbe verso una detenzione domiciliare con braccialetto elettronico.
Boscaro, 32 anni, è stata condannata a 24 anni di carcere in primo grado per l’uccisione del fidanzato Mattia Caruso, trafitto con una coltellata al cuore mentre i due viaggiavano in auto ad Abano Terme.
Lunedì prossimo è in programma la sentenza d’appello di fronte alla Corte d’Assise di Venezia, la procura generale ha chiesto la conferma della pena di primo grado.
La difesa punta a cancellare il reato di omicidio volontario aggravato dalla relazione sentimentale (e di calunnia) per spianare la strada ad altre ipotesi destinate ad alleggerire il quadro accusatorio. E la responsabilità penale. Difficile che la decisione sulla libertà arrivi prima, anche se la Cassazione orienta verso una misura meno afflitiva per la mamma condannata.
Nel ricorso accolto i legali scrivono che la loro cliente è stata sottoposta a fermo il 29 settembre 2022 dopo la confessione di fronte al pm. Il primo ottobre il Gip, oltre a convalidare il fermo, disponeva gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Per oltre un anno questa è rimasta questa la misura detentiva finché alla lettura della sentenza di primo grado la Corte decideva la custodia in carcere per un «concreto pericolo di fuga» e il rischio »di reiterazione del reato».
«Qualora non si manifesti alcun elemento sopravvenuto rispetto alle circostanze acquisite nel corso dell’istruttoria, il giudice non può ulteriormente aggravare il presidio cautelare», questo è uno dei passaggi del ricorso per Cassazione degli avvocati Berardi e Fogliata.
Per loro il giudice dell’appello si è limitato a riproporre gli stessi elementi della Corte d’Assise, omettendo di considerare le deduzioni della difesa. Una decisione ritenuta erronea.
Valentina aveva rispettato tutti gli obblighi durante gli arresti domiciliari e per questo, insieme alla difesa, aveva sperato nella conferma della misura.
Valentina assieme ad altre detenute ha fatto la cameriera, portando le pietanze al tavolo e sparecchiando. Quindi ha preso in mano le posate e anche i coltelli.
Una circostanza che l’ha portata a dire ai suoi legali e alle persone con cui le è permesso dialogare: «Allora non mi ritengono così pericolosa se mi fanno maneggiare i coltelli».
Il riferimento era evidentemente alla decisione della Corte di disporre il carcere con la motivazione della pericolosità sociale. A Montorio Valentina riceve le visite dei suoi legali e dei familiari, tra loro il papà Raffaele Boscaro e la mamma Daniela Sturaro.
La tragedia si è consumata il 25 settembre 2022. «Siamo saliti in macchina, è partito a razzo, ha iniziato a strattonarmi e ad avere un atteggiamento punitivo nei miei confronti. Ero stanca, avevo paura di lui e della velocità», raccontò Valentina nella sua confessione, «Il coltello era vicino al cambio. L’ho preso, forse con la mano destra, e ho colpito Caruso subito al petto. Eravamo in movimento e l’ho colpito, mentre non se l’aspettava né io l’ho minacciato prima, è stato per me un movimento repentino. L’ho fatto in automatico, non pensavo di averlo ucciso».
Molto è stato dibattuto proprio con riferimento a quella coltellata. Il medico legale ha scritto nella sua relazione che Mattia è stato ferito da una coltellata penetrata per circa 5 centimetri (la lama era lunga 8) tra il secondo e il terzo spazio intercostale, con la punta dall’alto verso il basso tanto da lesionare i due ventricoli.