Il 2025 della Roma si apre con il botto e domenica alle ore 20:45 andrà in scena il Derby della Capitale, valido per la diciannovesima giornata di Serie A . Oggi alle ore 13 Claudio Ranieri interverrà in conferenza stampa direttamente dalla sala stampa del 'Fulvio Bernardini' e risponderà alle domande dei cronisti in vista dell'attesissima sfida contro la Lazio . Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l'evento in diretta.
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Ha recuperato tutti tranne Cristante? Cosa rappresentare per lei il derby e per questo momento della squadra?
"Recuperati tutti tranne Celik perché ha la febbre, vedremo domani come starà. Essendo tifoso il derby rappresenta la stracittadina, tutto ciò che può pensare un tifoso. Questa è la partita clou, che uno sente ancora di più. La classifica parla chiaro, la Lazio ha fatto un girone d'andata stratosferico e gioca bene, si tratta di una squadra temibilissima. Il derby è il derby e fa sempre storia a sé".
Cosa vi ha detto dicembre? Il suo derby da tifoso?
"Andavo in Curva Sud, era tre quarti romanista e un quarto laziale. Tutti aspettavano Dante, il capo, e poi iniziavano i cori. C'erano gli sfotto. Dicembre ci ha fatto capire che siamo una squadra che è riuscita a ricompattarsi, abbiamo dei difetti ma stiamo lavorando per eliminarli. Non siamo al 100% sotto questo aspetto ma abbiamo messo la nave in navigazione. Non so dove potremo arrivare, ho sempre promesso solo lavoro e sacrificio".
Sapere che si tratta di un derby effimero la agita o la tranquillizza?
"Mi dà l'emozione di sempre, il derby è il derby. Entrambe le squadre vogliono vincere. Tutti abbiamo vissuto altri tipi di derby ma non conta la classifica, si azzera tutto. Si vive con la stessa voglia di fare bene, l'agitazione non è una buona motivazione".
I tanti debuttanti nel derby come Hummels e Dovbyk sono un vantaggio o uno svantaggio?
"Il vantaggio è mettere giocatori che stanno bene fisicamente e moralmente. Quella è la mia ricerca".
Perché non fa giocare Pellegrini?
"Sento un forte feeling con lui. Non gioca per una questione psicologica perché tecnicamente è uno dei migliori centrocampisti in Europa. Chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Lui soffre i tifosi e io devo tenere presente questo aspetto. Lorenzo se li carica tutti e questo è il suo peccato, si carica tutti i problemi e invece dovrebbe giocare con naturalezza. Solo così può ritornare il giocatore che è. Si porta dei macigni dietro e non è facile giocare così. Se sbaglia il beniamino del pubblico non succede niente, ma se fa mezzo errore lui viene subito caricato di negatività e responsabilità. Quando sarà sereno lo metterò in campo. A San Siro stava per fare gol".
Sta pensando a qualcosa di particolare sulle fasce?
"La Lazio ha trovato il bandolo della matassa, sono bravi sugli esterni e centralmente. Tengo in considerazione tutti i loro punti di forza e lo stesso farà Baroni con noi".
Ci sono analogie con il derby del 2010?
"No. I derby si caricano da soli ed è merito anche dei tifosi. Abbiamo aperto il Tre Fontane per dare il buon anno e i tifosi l'hanno sentito come uno stimolo per il derby. Non dovevano darci un di più perché in ogni partita ci danno quell'affetto che noi cerchiamo di ripagare. La Lazio è in Champions League e vuole restarci, ma ogni derby è una partita sé e la classifica non conta nulla. Ci saranno diverse partite nella partita".
Conterà la sua esperienza nel derby?
"Non credo sia determinante. La Lazio va con il pilota automatico. Baroni sentirà la bellezza del derby da allenatore".
Nelle ultime settimane sembra ci sia un riavvicinamento dei tifosi: per lei è già pace fatta?
"Siamo tutti uniti, dalla proprietà allo staff medico, per fare bene e anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Pace? La Roma non si discute e si ama e io continuerò ad amarla nel bene e nel male. Ricordo da bambino che il presidente fece la colletta e i tifosi diventarono soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, motivo per cui sarebbe ora di dare loro qualche soddisfazione".