LR24 (AUGUSTO CIARDI) - E se l'allenatore che Claudio Ranieri sceglierà per la stagione 2025-26 si chiamasse Claudio Ranieri? Lui appartiene a quella ristretta cerchia di grandi allenatori di lungo corso che sono tali anche per la voglia di campo. E che alla voglia abbinano la capacità di saperci stare. Tanti altri invece, allenatori, calciatori o appartenenti ad altre categorie professionali, non riescono a fare i conti con la carta di identità, e si trascinano fino a che la realtà, e non la corte dei miracoli che li circonda, non gli sbatte in faccia la necessità di ritirarsi per evitare di risultare patetici. Chissà magari in questi primi giorni di tumulto interiore, figlio delle emozioni che sta vivendo, Ranieri sia persino combattuto. Magari chi lo conosce molto bene lo sa. Ok, aiuto la mia Roma, come ho sempre fatto, e poi allo sciogliete le righe di questa stagione inizio a scrivere un nuovo capitolo della mia carriera. Dirigente operativo e consigliere del presidente . Ma se poi nel frattempo fossi riuscito a cambiare i connotati a una squadra che da mesi sembra morta calcisticamente?
I tifosi della Roma sono rassicurati dal suo ritorno. Si fidano talmente tanto di lui da essere quasi più felici del ruolo che ricoprirà in futuro che della sua vitale presenza in panchina da qua a maggio. Un decoroso cammino in Europa, un sesto-settimo posto in campionato e magari una presenza dignitosa in Coppa Italia , che per la Roma oramai si chiama Colpa Italia, a causa delle figuracce collezionate negli ultimi dodici anni. In tanti firmerebbero per una stagione così. Il che la dice lunga su come si sia ridotta la Roma. A Ranieri hanno dato le chiavi della squadra e di Trigoria . Era l'unica cosa da fare dopo una serie di errori imperdonabili. Il ritrovato senno, si spera.
Friedkin con Mourinho diede un segnale, voleva lanciare in orbita la Roma in fretta. Con De Rossi voleva recuperare il credito perduto senza evidentemente credere nella mossa fatta. Con Juric è bravo chi ha capito dove si volesse andare. Con Ranieri c'è il ripristino della logica . C'è l'ammissione sottintesa degli sbagli fatti. E la certezza che ci sarà la mano della persona giusta per le scelte tecniche future. Ranieri ha detto a chiare lettere che sarà così. Il comunicato pure parla chiaro sul ruolo dirigenziale. Ma se per l'ennesima volta in carriera sbalordisse, perché risollevare questa Roma sarebbe quasi un'impresa alla Leicester , forse anche solo per un momento penserà che l'allenatore giusto per l'anno successivo abbia il suo stesso nome. Perché in un mondo di bravi a prescindere e di bravi per moda, non finirà mai lo spazio e il tempo per chi è bravo davvero. Nonostante orde di arroganti presunti esperti senza un minimo di rispetto stanno sul grappolo annunciando la tumulazione di tecnici che non passeranno mai di moda.
In the box - @augustociardi75