PAVIA. La prima contestazione all’amministrazione di centrosinistra arriva dagli attivisti di Fiab e Sellino spiritato e riguarda i temi della mobilità e della sicurezza.
Lo striscione
All’ingresso di palazzo Mezzabarba, i militanti delle due associazioni che si occupano di mobilità dolce e di tutelare gli utenti più deboli della strada, ciclisti e pedoni, srotolano uno striscione con la scritta «Basta morti in strada». Striscione che poco dopo viene portato nella sala del Consiglio comunale, dove la seduta sta iniziando e rivolto verso i banchi del sindaco (assente causa influenza) e della giunta.
Il consigliere comunale Pd, Cosimo Lacava, fondatore del Sellino spiritato, prende la parola e ricorda come, pochi giorni fa, a Pavia vi sia stata un’altra vittima della strada, un pedone, Andrea Bolzoni, 59 anni, investito e ucciso in viale Cremona.
Un minuto di silenzio
«Tra pedoni e ciclisti – scandisce Lacava – Pavia ha in proporzione il doppio dei morti su strada di Milano. Stiamo perdendo tre o quattro persone l’anno e non è accettabile. Ringrazio chi è qui oggi a ricordarci che abbiamo un dovere». Poi Lacava chiede un minuto di silenzio per commemorare Bolzoni e il presidente del Consiglio comunale, Fabio Castagna, lo dispone. Mentre il drappello di attivisti per la mobilità sostenibile sta per lasciare la sala, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Nicola Niutta, li invita a prendere la parola per spiegare i motivi della loro protesta. Paolo Colucci, presidente di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) si avvicina al microfono messo a disposizione da un consigliere: «Accettiamo sempre volentieri di discutere di questi temi – dice Colucci – e crediamo che questa amministrazione debba darsi due priorità. La prima riguarda senz’altro la sicurezza di chi sta sulla strada, che sia un pedone, un ciclista o il conducente di un veicolo. Vanno fatti interventi per moderare la velocità, come ad esempio nuove isole salva pedoni. La seconda priorità che chiediamo alla giunta è quella di diminuire il numero di auto che circolano in città». Colucci spiega anche perché: «Con un numero così elevato di auto, non è possibile potenziare e ottimizzare le linee dei bus e l’utilità delle piste ciclabili è depotenziata. Serve una diminuzione del numero dei veicoli che circolano per valorizzare adeguatamente Pavia».
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I pro Palestina
Mentre gli attivisti di Fiab e Sellino spiritato ripiegano lo striscione, un gruppo di giovani pro Palestina ne srotola un secondo con la scritta «Lissia codardo, amico di Leonardo». Il riferimento è a un convegno sulla battaglia di Pavia previsto per sabato in castello, al quale sarà presente il sindaco Lissia e che avrà il contributo di Leonardo Spa, società produttrice di armi e sistemi di difesa.
