L’elenco dei martiri di Otranto vergato da Maria Corti, con calligrafia minuta, mentre preparava il romanzo L’ora di tutti. Una lista di trivialismi in romanesco, impilati in bella calligrafia da Ennio Flaiano su un quaderno nel 1967. E ancora, appunti ingarbugliati, elenchi di vocaboli, indici e scalette progettuali che gli scrittori (tra loro Quasimodo, Bufalino, Magris, Volponi, Manganelli e Ottieri) hanno utilizzato per i propri lavori.
La vertigine delle liste d’autore, conservate tra le carte del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, si contrappone all’ordine rigoroso dei libri nella Biblioteca Universitaria, alla catalogazione minuziosa dei 45mila volumi che stanno in fila come soldatini nei 1300 metri di scaffalature del Salone Teresiano.
A queste due anime della stessa natura (prendendo spunto dal libro La vertigine della lista di Umberto Eco) è dedicata la mostra La vertigine delle liste vs l’ordine dei libri che viene inaugurata giovedì 10 ottobre, alle 17, in Biblioteca Universitaria che l’ha realizzata in collaborazione con il Centro Manoscritti. E’ curata da Maria Cristina Regali e Nicoletta Trotta, con il coordinamento scientifico di Antonella Campagna e Cesare Zizza.
La lectio di Montanari
Si inaugura alle 17 con una lectio magistralis del grecista e filologo Franco Montanari, presentato da Fausto Montana, ordinario di Lingua e Letteratura greca all’Università di Pavia. A corredo della mostra ventotto tavole di Daniele Ilariucci, a cura di Francesca Porreca, in cui l’artista seleziona e compone con la tecnica del collage frammenti di libri, lettere e immagini ripetute come a creare liste visive.
«Viviamo compilando liste: a casa scriviamo quella della spesa, al lavoro seguiamo una check list e mentre aspettiamo il nostro turno, in una delle tante liste di attesa, ascoltiamo la nostra playlist – spiegano Antonella Campagna, direttrice della Biblioteca e Cesare Zizza, delegato del rettore alle Biblioteche e Archivi – La lista è uno strumento che organizza il nostro mondo, lo rende gestibile, permette di trovare quello che cerchiamo».
Ecco allora dispiegarsi nelle bacheche del salone le carte che raccontano i metodi usati dai vari autori. «Abbiamo cercato tra le carte degli autori del Centro Manoscritti materiale che contenessero liste – spiega Nicoletta Trotta – Ci sono scalette progettuali, liste tecniche di parole come quelle di Guido Morselli sugli alimenti, moltissime prove sui titoli, elenchi di libri letti o posseduti, come L’elenco (disordinato ) e incompleto dei miei libri per averne un’idea di Cesare Angelini».
Per contro i volumi antichi e i cataloghi storici illustrati presentano rigore, ordine. E in mostra non mancano alcune chicche, come le straordinarie tavole illustrate di storia naturale, anatomia e medicina.
«Special guest è un esempio di pop-up ante litteram – anticipa Maria Cristina Regali – Un magnifico volume di tavole anatomiche, unico esemplare del 1660 censito nelle biblioteche. Più che ai medici era forse rivolto a un pubblico più ampio, a scopo divulgativo». Il corpo umano si mostra strato dopo strato sollevando lembi di carta (con apposite pinzette per non danneggiare la stampa). Anche questa è una lista, ma in verticale.
La mostra, realizzata col contributo della Fondazione Banca del Monte di Pavia, rimarrà allestita nel salone Teresiano fino al 27 novembre. Il 23, per il finissage i fratelli Callegari terranno un concerto con canzoni che contengono “liste “ e si intitolerà allusivamente “Listening”. Nei mesi di ottobre e novembre sono previsti eventi collaterali, a cominciare da domenica.
L’appuntamento – Domenica di carta con leture e 12 Leporelli
La Biblioteca Universitaria di Pavia aderisce a #domenicadicarta, l’appuntamento annuale promosso dal Ministero della Cultura in cui Biblioteche e Archivi statali aprono straordinariamente per far scoprire la ricchezza del patrimonio culturale custodito.
Domenica, alle 11, la Biblioteca Universitaria (che dipende dal Miur) presenta Il catalogo è testo. Dodici Leporelli e il piacere in una lista, in cui dodici lettori speciali - come Leporello servitore di Don Giovanni che compilava la lista delle conquiste del suo padrone - proporranno alcune liste letterarie.
Leggono: Andrea De Alberti, Davide Ferrari, Claudia Lucrezio, Vanna Jahier, Gaia Manzini, Donatella Mazza, Luca Micotti, Alessandro Reali, Flavio Santi, Cesare Zizza. Sono inoltre in programma incontri di formazizone e divulgazione, attualmente in definizione, mercoledì 23 e 30 ottobre, sabato 16 e 30 novembre, quando Matteo e Cristiano Callegari proporranno una playlist di brani che contengono liste ed elenchi. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
La Biblioteca Universitaria di Pavia è una delle quarantasei biblioteche pubbliche statali. E’ stata aperta nel 1778 nel Salone Teresiano, che deve il suo nome all’imperatrice Maria Teresa d’Austria, è attualmente un istituto del Ministero della Cultura. Conserva, mette a disposizione dei lettori e valorizza un patrimonio librario di circa 600mila volumi. —