/ san zenone
Immagina un gioco dove la competizione sia abolita e al suo posto ci sia invece il rispetto per l’avversario. Immagina anche che il gesto da epico, valoroso, vincente, diventi etico, cortese, rispettoso. Utopia? Non per il Comune, la parrocchia e l’associazione Terre di Fiume che sabato organizzeranno per la prima volta in oratorio i "Giochi della gentilezza", divertimento improntato a questo desueto comportamento che pure esiste ancora seppure sovrastato ormai da maleducazione, egoismo, arroganza. Sfida ardua, forse, ma su cui il piccolo Comune vuole puntare per dare un importante esempio ai suoi baby cittadini. «Il copyright a dire la verità, è dell'associazione "Cor et Amor costruiamo gentilezza", nata nel 2014 proprio con l'intento di diffondere questo sentimento sempre più dimenticato e che aveva organizzato a inizio mese la settimana della gentilezza, appunto, a cui eravamo stati invitati come Comune _ spiega l'assessora Alessandra Pini che ne ha curato questa prima edizione _. Noi siamo stati ben lieti, anche se un po' in ritardo, di aderire all’iniziativa».
Del resto i punti di riferimento di “Cor et Amor” sono Adriano Olivetti (imprenditore), Antoine De Saint-Exupery (autore del Piccolo principe), Piero Ferrucci (autore del libro “La forza della gentilezza”), Antanas Mockus (filosofo, inventore del movimento). I giochi saranno organizzati in oratorio, grazie alla collaborazione del parroco don Giancarlo. Sarà anche l'occasione per salutare l'arrivo di un nuovo sacerdote, don Alberto. Anche l’associazione Terre di Fiume ha contribuito all’organizzazione dei giochi.
i giochi della gentilezza
Quali sono? «Faremo la “campana della gentilezza”, il classico gioco che tutti conoscono ma con la particolarità che ad ogni numero del dado corrisponde un’azione gentile – svela –. Poi ci saranno le cartoline della gentilezza, ovvero cartoncini bianchi sui quali i bimbi scriveranno un pensiero gentile da inviare a genitori, nonni amici o a chi vogliono loro. Come ad esempio a qualche anziano solo che vive in paese».
Ci sarà poi la ragnatela (lancio del gomitolo fra i bambini, con bigliettini con frasi gentili), il quadro di Van Gogh (inizia un a pennellare un bimbo, poi proseguiranno gli altri). Tutto all’insegna della cortesia e del rispetto. «L’obiettivo è la comprensione dell’altro e la collaborazione – prosegue Pini –. Invoglieremo i bimbi a rivolgere una frase gentile ai loro amici, soprattutto magari a quelli con cui non vanno molto d’accordo. Questo per favorire l’inclusione, la comprensione del punto di vista dell’altro. Se si comincia da piccoli è meglio». Esercizio più che mai utile in un mondo dove la sopraffazione sembra essere ormai l’unico messaggio.«Sono entusiasta dell’idea e non vedo l’ora di cominciare – svela don Alberto Manelli, il nuovo sacerdote che affiancherà don Giancarlo Sozzi in parrocchia – sarà un’occasione per conoscere questa realtà. Iniziativa bellissima: bisogna tornare a guadarsi negli occhi e fare aggregazione». «Riscoprire la gentilezza e farla scoprire ai più piccoli è fondamentale – sostiene invece Simone Bonvini, presidente di Terre di Fiume –. Iniziativa bella e utile per tutti, anche per i più grandi». —