CASTEGGIO. Sono già 500 le segnalazioni di danni causati ai vigneti dalla peronospora, che le aziende oltrepadane hanno inoltrato, soprattutto tramite le associazioni di categoria, alla Regione per chiedere un rimborso. Se si pensa che le attività del comparto sul territorio sono circa 1.500, significa che 1 viticoltore su 3 in Oltrepo ha subito danni dalla peronospora, che, a differenza di altri fenomeni come la grandine, non è assicurabile. La raccolta delle segnalazioni è ancora in corso e terminerà probabilmente dopo la vendemmia, per dare la possibilità a tutti di presentare le richieste, ma i numeri sono già eloquenti di un’emergenza che, secondo i tecnici, rischia di portare via fino al 50% del raccolto di questa annata.
Un’impennata di casi
Dal settore Agricoltura della Regione, i cui uffici sono alle prese, sul territorio pavese, anche con l’emergenza peste suina, mano tesa ai sindaci che, capitanati dalla prima cittadina di Mornico Losana, Ilaria Rosati, hanno sollecitato l’assessore alla partita, Alessandro Beduschi, chiedendo un sostegno concreto per le aziende colpite, che, oltre a perdere parte del raccolto, hanno dovuto spendere di più per i trattamenti; e alcuni addirittura hanno deciso di lasciare i grappoli sui filari. «Siamo partiti con circa 90 segnalazioni a luglio, poi c’è stato un vero e proprio picco e finora agli uffici ne sono arrivate circa 500 – sottolinea l’assessore Beduschi -. La raccolta delle segnalazioni proseguirà fino alla fine della vendemmia, poi, attiveremo i passaggi normativi necessari per capire come la Regione potrà agire per sostenere le aziende».
Le strategie
Certamente, si cercherà di percorrere la strada della richiesta al ministero dell’Agricoltura di attivazione dello stato di calamità: questo significa che, una volta raccolte le segnalazioni, i tecnici della Regione usciranno ad effettuare i sopralluoghi e poi stileranno una relazione, circoscrivendo l’area del territorio per cui richiedere la calamità e quantificando la richiesta di rimborso: se i danni supereranno una percentuale del 30%, la giunta regionale potrà deliberare lo stato di emergenza, inoltrando domanda al ministero dell’Agricoltura per il via libera. È per questo che, non appena si è profilata una situazione emergenziale, amministratori locali e associazioni di categoria avevano lanciato un appello ai viticoltori perché presentassero al più presto le segnalazioni, in modo da inviare a Milano un dossier corposo. E, dai numeri, sembra che l’appello sia stato raccolto. Parallelamente è partita l’iniziativa del Comune di Mornico che, con altri 16 Comuni (Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Casteggio, Colli Verdi, Corvino San Quirico, Golferenzo, Montalto Pavese, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rovescala, Santa Giuletta, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara) hanno sottoscritto una lettera-appello, indirizzata a Beduschi, per chiedere, «un intervento urgente e straordinario da parte di Regione Lombardia, che prenda in seria considerazione la nostra richiesta di risarcimento per i danni subiti dalle aziende viticole e attivi prontamente le misure necessarie per sostenere il settore vitivinicolo dell’Oltrepo Pavese». —
Oliviero Maggi