PAVIA. Chiude un pezzo di storia del centro: dopo 63 anni di attività, a dicembre si spegneranno le vetrine di Pinelli, il negozio di scarpe in Strada nuova all’angolo sinistro della cupola Arnaboldi e gestito fino alla morte da Luigi Pinelli, che ha calzato con sapienza generazioni di pavesi.
È mancato il ricambio generazionale: «Nostro padre è morto a luglio, noi siamo in pensione e gli affari non vanno più come un tempo. I nostri figli hanno preso strade diverse e non c’era nessuno disposto a portare avanti l’attività di famiglia. Così abbiamo deciso di chiudere» racconta Paola Pinelli, che insieme al padre e alla sorella Caterina ha dedicato una vita al negozio di scarpe.
«Grazie per la fiducia»
In questi giorni, Pinelli sta preparando il negozio per la liquidazione che comincerà la settimana prossima e andrà avanti fino al tre dicembre: sulle vetrine sono appesi dei cartelli che annunciano gli sconti e rendono giustizia alla storia del negozio: «Dopo 63 anni di servizio alla clientela, calzature Pinelli chiude per fine attività. Ringraziamo i nostri clienti per la fiducia che ci hanno accordato in questo lungo percorso» si legge nei manifesti a sfondo bianco.
La decisione di chiudere è stata già presa l’anno scorso, ultimo capitolo di una storia iniziata nel 1961, quando Luigi Pinelli ha deciso di mettersi in proprio dopo un periodo da dipendente: «Mio padre ha cominciato a lavorare a 14 anni al Calzaturificio di Varese: era un negozio molto in voga negli anni ’60 e ’70. Ha fatto prima il commesso prima e poi il fattorino poi: è lì che si è appassionato al mondo della calzatura. Grazie alle persone che l’hanno sostenuto dal punto di vista economico, ha aperto il negozio nello storico palazzo Arnaboldi, mettendosi in proprio e coinvolgendo anche noi e nostra madre».
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Ma il negozio di scarpe è stato un pezzo di vita anche per Paola Pinelli: «Ho lavorato lì per 35 anni e tante cose sono cambiate nel tempo, di pari passo con il gusto delle persone. L’ultimo periodo è stato complicato: prima del Covid e del commercio online, forse, si cercavano le cose belle che duravano nel tempo, ma con un certo prezzo e con l’attenzione al Made in Italy».
Come premio per i tanti anni di lavoro, Luigi Pinelli ha ricevuto diversi riconoscimenti dalle associazioni di categoria: tra questi, la piramide di cristallo dell’Associazione commercianti. «Nostro padre viveva il negozio come un traguardo personale, e il suo lavoro ha permesso a noi figli di andare avanti e costruirci una vita» racconta Alberto, fratello di Paola e Caterina Pinelli, oggi direttore amministrativo del Mondino.
"Il deserto commerciale”
Pinelli è solo l’ultimo dei tanti negozi del centro che nel tempo hanno chiuso. Secondo gli ultimi dati disponibili, il centro storico di Pavia ha perso più di 150 attività al dettaglio tra il 2012 e il 2022, secondo un rapporto pubblicato dall’ufficio studi di Confcommercio.