STRADELLA
Si prepara al finale di stagione nell'International Rally Challenge, Davide Nicelli Jr, che ancora sta elaborando la delusione per non aver potuto partecipare al Rally Valli Oltrepo, gara di casa che lo scorso anno lo aveva visto salire sul secondo gradino del podio al termine di un bel duello col vogherese Giacomo Scattolon.
Non una scelta, ma una prescrizione medica conseguente al gran botto rimediato nella quinta prova del Rally di Salsomaggiore. Già l'inizio era stato segnato da un brivido, quando nello shakedown un errore di valutazione aveva portato la Polo di Nicelli e Martina Bertelegni a toccare una siepe, senza grossi danni. Non è andata allo stesso modo sulla quinta prova, quando l'equipaggio pavese stava spingendo per rafforzare il primo posto assoluto: «Eravamo al comando e stavamo tirando per incrementare – spiega Nicelli – la gara stava andando bene e noi eravamo molto motivati perché, dopo tanti secondi posti, si stava concretizzando una bella vittoria; purtroppo a circa metà della quinta prova siamo usciti di strada e abbiamo impattato violentemente contro delle piante; purtroppo la nostra gara e i sogni di gloria sono terminati lì - prosegue - io me la sono cavata con un po’ di botte qua e là, mentre Martina è stata portata in ospedale per precauzione, dove per fortuna non le hanno riscontrato nulla di grave; ci è stato prescritto un periodo di riposo, ragione per cui abbiamo dovuto rinunciare al Valli Oltrepo».
Una delusione per il pilota stradellino, che coltivava legittime ambizioni di alta classifica per la gara di casa: «Mi è spiaciuto molto non essere al via e lo stesso vale per Martina visto che per entrambi era la gara di casa; purtroppo nelle corse capita anche questo - prosegue - adesso dobbiamo pensare a riposare e rimetterci al meglio in vista del Rally Valli della Carnia, ultima prova dell’International Rally Cup». Nicelli tiene a ringraziare sostenitori e amici: «In tanti ci hanno fatto sentire la loro vicinanza dopo l'incidente, ci hanno fatto davvero molto piacere – conclude – senza dimenticare mio padre, che come sempre mi è stato vicino». alberto antoniazzi