SAN MARTINO. È tempo di vacanze anche per la comica e attrice Laura Formenti di San Martino Siccomario, che sta facendo le valigie per partire: destinazione Indonesia. Un viaggio per scoprire nuove realtà (Laura è una grande viaggiatrice) e per ricaricarsi: d’altronde i prossimi mesi si annunciano ricchi di impegni per questa coraggiosa (per i temi che affronta) e colta (per la qualità delle sue battute) performer : che infatti si accinge a fare il grande passo in una direzione per lei molto naturale.
I progetti
«Sto scrivendo – racconta – il mio primo libro che non sarà, ci tengo a sottolinearlo, il solito libro del comico che tende a essere in qualche modo derivativo». Quasi un’appendice del lavoro, principale, svolto sul palco. Ricchi di impegni i prossimi mesi perché a gennaio uscirà pure il nuovo spettacolo di Laura Formenti che ha appena concluso la sua tournèe italiana (e la prima europea con date in Austria, Germania, Belgio) di Drama Queen.
«Di sicuro saranno tutti contenuti inediti – aggiunge la stand up comedian da 113mila follower su Instagram –, contenuti mai presentati prima che riserverò appunto solo allo show dal vivo. Di cosa parlerà? Delle relazioni umane, ovviamente». Reali e virtuali. E di come i rapporti virtuali possano essere, per usare un eufemismo, sgradevoli, e persino inquietanti, l’artista pavese ha parlato in un recente post pubblicato su Instagram: tutto nasce da una serie di insulti assolutamente irriferibili, alcuni di una violenza verbale da denuncia immediata, a lei rivolti.
Gli haters
Il commento di Laura sul suo profilo Instagram: «Alcuni messaggi fanno male. Altri di più».
«Si ha il dovere – prosegue l’autrice di San Martino Siccomario – di riderci su: non era mia intenzione, infatti, fare la piagnina, ma a volte, lo confesso, è difficile passare oltre. Per carità, parlo di temi che possono essere divisivi, la sessualità, recentemente l’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi, ma comunque fatico a comprendere certe reazioni: ti alzi la mattina e trovi chi ti dà, come se niente fosse, della zoccola, e chi, sono i più eleganti, ti definisce penosa, patetica e via di seguito. Voglio però cogliere un aspetto positivo: i tuoi video sono diventati virali, hanno raggiunto persone che altrimenti non avresti raggiunto, poi naturalmente c’è l’altro lato della medaglia che non è piacevole. Nelle scuole bisognerebbe introdurre non solo l’educazione sessuale, ma anche l’educazione digitale. Ma stento a credere che un’iniziativa come questa possa partire dalla nostra classe dirigente, che è la prima a non dare il buon esempio...».
Ormai sui social l’odio è sdoganato, si può dire di tutto. «Riuscire a far condannare qualcuno che ti offende sui social è un’impresa lunga e costosa, sicuramente lo è qui in Italia; e c’è sempre il rischio che in tribunale l’offesa personale venga fatta passare per diritto di critica. Temo davvero che sia molto difficile ottenere una qualche forma di giustizia». E gli haters, purtroppo, lo sanno. Gli odiatori si scagliano contro Laura Formenti perché ai loro occhi rappresenta il prototipo della comica femminista. E intellettuale che, in certi ambienti, è pure peggio: d’altronde, la cosa appare evidente, il suo umorismo è il frutto di un forte lavoro sulla parola: «È vero – conclude la performer pavese che da anni vive a Milano –, non amo improvvisare».