VOGHERA. Un circolo in cui divulgare il sapere e la cultura enogastronomica delle “Quattro Province”. E’ la mission di Quinto Quarto che, lo dice l’insegna stessa, promuove la lotta anti spreco e l’utilizzo dell’interezza delle materie prime, soprattutto carni, che finiscono nel piatto (80% provenienti da produttori locali). L’idea è venuta circa 4 anni fa a Maurizio Roffi, cuoco autodidatta con tanta passione tramandata dalla mamma che, con due soci in sala, serve prodotti stagionali che piacciono tanto ai palati dei vogheresi, quanto a milanesi e genovesi che si tesserano in questo circolino gastronomico di Corso Rosselli. Si cena dal giovedì alla domenica (la domenica si fa anche servizio del pranzo). Culatello e burrata, salumi con verdure, tartare di manzo con generosa grattata di tartufo nero dell'Oltrepo e vitello tonnato preparato secondo ricetta tradizionale piemontese per iniziare. Semplici i primi piatti: tagliolini ai porcini o al tartufo, ravioli di brasato, trofie alla ligure, ma anche pansotti con sugo di noci, o pisarei e fasò, per compiere un viaggio dei capisaldi del territorio appenninico. La carne - di grande qualità e cucinata in maniera impeccabile - è assoluta protagonista del menù: filetto di Fassona, tagliata di Scottona, entrecote di castrato, e fuori menù ogni settimana, come i porcini fritti freschi di raccolta. Non mancano taglieri di formaggi, anch'essi lombardi, ma anche piemontesi (tome e tomini non mancano mai). In questo piccolo convivio, che assomiglia ad un’osteria di paese (dove occorre tesserarsi), si sta bene ed il conto, vini oltrepadani, dolci e caffè, non è mai salato.el.la.