VIGEVANO. Sono oltre 20mila i vigevanesi che ogni notte sopportano una quantità di rumore superiore al limite acustico fissato dalla legge. È questo il dato che emerge dal Piano di azione antirumore, stilato dal Comune insieme alla società Phoneco.
Un numero notevole e che nel corso di quest’anno si prevede di ridurre del 5 per cento sfruttando la realizzazione, in alcuni casi già terminata, di alcune piste ciclabili sulle strade principali (viale Industria, corso Milano, viale Leopardi, corso Pavia, via La Marmora e la colletrice industriale formata dai corsi Brodolini, Di Vittorio e Argentina).
Le piste ciclabili comporterebbero, secondo lo studio, «una riduzione del traffico sugli assi stradali oggetto del piano di azione pari al 5 per cento».
Le strade più esposte sono i corsi che portano fuori città (Novara, Genova e Milano soprattutto), ma anche viale dei Mille: solo in queste strade abitano oltre 5mila 500 persone esposte a troppo rumore.
Corso Novara ha la palma per il superamento maggiore del limite diurno (781 residenti di 35 edifici esposti al troppo rumore) e notturno (si sfiora quota mille in 62 edifici). Nelle ore serali il traffico genera troppo rumore anche in corso Cavour e persino in corso Giuseppe Garibaldi, sua prosecuzione naturale verso la fiera. Il livello di rumore giorno-sera-notte (cosiddetto Lden) supera i 70 decibel soprattutto in corso Genova e in corso Novara, ma si fa notare in modo persistente anche in via De Amicis, in pieno centro.
Di notte sono 20mila i cittadini che vivono in zone dove i rumori sono oltre il limite. Ma, visto che ci sono diverse fasce di superamento della soglia, solo 8 edifici e 155 abitanti risiedono nella zona dove si supera anche il limite massimo. Secondo lo studio, il Comune deve intervenire anche perché per 1.451 abitanti potrebbero esserci rischi per la salute, come cardiopatie ischemiche, disturbi del sonno ed elevato fastidio.
Il piano così ottenuto, partendo dalle strade con almeno 3 milioni di veicoli all’anno, ora passa alla Regione. L’amministrazione comunale lo ha approvato e adottato, senza che pervenissero osservazioni, neanche sulla scelta di procedere alla riduzione del rumore implementando le piste ciclabili e sperando che vengano poi utilizzate.
«Ovviamente non è che tutti gli interventi verranno svolti immediatamente», conferma il sindaco Andrea Ceffa. Lo stesso documento della Phoneco che accompagna la delibera approvata dalla giunta spiega che si lavorerà sul «medio periodo»: considerato che il piano di azione acustico dura 5 anni, è probabile che questa scadenza sia il limite per concludere i lavori. Unico lato positivo che emerge: ospedali, case di riposo e scuole sorgono tutte in aree che non risultano «coinvolte dalla rumorosità prodotta dagli assi stradali in oggetto». —
Oliviero Dellerba