PARIGI. Esordio nella top 20 per Mauro Nespoli all’esordio della sua quinta olimpiade. L’arciere vogherese, al termine del ranking round di qualificazione del tiro con l’arco ai Giochi Olimpici di Parigi, si è piazzato al ventesimo posto della classifica generale.
Il trentaseienne capitano della squadra azzurra è comunque stato il migliore della nazionale: dopo le 72 frecce lanciate nel primo giorno nel campo di gara dell’Esplanade des Invalides, 7° arrondissement, Federico Musolesi ha infatti chiuso al 34esimo posto ed Alessandro Paoli al 37esimo. La squadra azzurra si è piazzata complessivamente al settimo posto, ma quello che ha sorpreso maggiormente è stato il team francese, che ha chiuso al secondo posto alle spalle della inarrivabile Corea del Sud.
Nel mixed team, come era prevedibile, sarà Mauro Nespoli ad affiancare Chiara Rebagliati: la somma dei punti ottenuti dalla coppia azzurra dopo le 72 frecce del ranking round li posiziona al nono posto della classifica. Mauro Nespoli, come già a Tokyo, ora avrà qualche giorno di tempo per ripensare alla qualificazione e concentrarsi sulle gare che lo attendono, dato che sino a mercoledì prossimo non sarà in pedana. Nei trentaduesimi di finale della gara individuale, l’arciere vogherese già medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo, dovrà affrontare l’arciere del Bangladesh Sagor Md Islam mercoledì 31 luglio alle 13.31. Le 72 frecce hanno anche disegnato il tabellone degli ottavi di finale. La squadra azzurra dovrà misurarsi lunedì 29 luglio alle 10.15 col Kazakhstan, decimo in classifica. Nespoli, Paoli e Musolesi conoscono già l’eventuale avversaria nei quarti di finale: la Francia, seconda al termine delle qualificazioni, avrà un bye al primo turno in quanto sono soltanto dodici le squadre in gara.
Nel mixed team la coppia formata da Nespoli e Rebagliati venerdì 2 agosto alle 9.30 si misurerà negli ottavi di finale con la coppia francese e la vincente affronterà la coppia della Corea del Sud, due match particolarmente impegnativi. Mauro Nespoli ha sottolineato: «L'obiettivo è comunque sempre quello di tornare a tirare per la medaglia in tutte e tre le competizioni: squadra, individuale e mixed team, io ci credo ed è un risultato alla portata, vincerà chi ci crederà di più. Sarò contento se dalla prima all'ultima freccia riuscirò a gestire il gioco come voglio io. Ho avuto la fortuna di avere dei maestri di assoluto livello come Ilario Di Buò, Marco Galiazzo e Michele Frangilli, qui sarò io a dover dare i consigli ai miei compagni che sono all'esordio e anche a Chiara Rebagliati che dovrà fronteggiare per la prima volta anche il pubblico dopo la prima Olimpiade a Tokyo, dove sugli spalti non c’era nessuno per il Covid».
