Pavia. Massimiliano Gnecchi, 52 anni, professore associato di Cardiologia dell’Università di Pavia e direttore della struttura di Cardiologia Traslazionale del San Matteo è il nuovo direttore scientifico della Società Internazionale per le Terapie Cellulari e Geniche (Isct): è una delle più prestigiose società scientifiche internazionali nel settore terapie avanzate, cui afferiscono oltre 4mila professionisti provenienti da tutto il mondo con una visione condivisa: promuovere l’utilizzo di terapie cellulari e geniche sicure ed efficaci per migliorare la vita dei pazienti. «È un’enorme responsabilità verso i pazienti di tutto il mondo. L’utilizzo di terapie cellulari e geniche assumerà un ruolo sempre più centrale nella medicina del futuro. Dobbiamo farci trovare preparati per affrontare al meglio questo cambiamento culturale» ha detto Gnecchi, che con questa nomina diventa automaticamente membro del consiglio di amministrazione di Isct.
Il profilo
Massimiliano Gnecchi svolge la propria attività clinica da oltre 20 anni presso l’Unità Coronarica e la Cardiologia del San Matteo, con competenze approfondite in ambito di infarto miocardico, scompenso cardiaco, prevenzione secondaria nel post-infarto e morte cardiaca improvvisa. Dirige inoltre un gruppo di ricerca cardiovascolare ed è considerato tra i principali esperti mondiali in ambito di terapie molecolari e cellulari per la cura dell’infarto e dello scompenso cardiaco, Gnecchi si occupa anche di medicina di precisione: uno dei possibili strumenti del futuro attraverso i quali gestire i casi più complessi e ad alto rischio.
All’intero di Isct, Gnecchi ha già ricoperto diversi incarichi, tra cui quello di direttore del Comitato Cardiovascolare e di presidente regionale per l’Europa dal 2021 al 2023. Attualmente sta co-presiedendo l’organizzazione del congresso ISCT Europe 2024 che si terrà a settembre in Svezia. Come direttore, Gnecchi si occuperà di guidare le attività di sette diversi comitati scientifici oltre che di curare i rapporti con le agenzie governative di tutto il mondo che regolamentano i rapporti delle terapie geniche e innovative.
«Pavia nel mondo»
«Mi fa piacere rappresentare a livello internazionale l’Università di Pavia e il San Matteo che da anni considerano la medicina rigenerativa e le terapie avanzate al centro dei propri programmi di ricerca» ha commentato Gnecchi. «Mi auguro che in un prossimo futuro questo settore possa essere ulteriormente potenziato per permettere a Pavia di continuare a svolgere un ruolo trainante sia a livello nazionale che internazionale nel campo della medicina rigenerativa e traslazionale». Rispetto ai farmaci tradizionali, le terapie geniche richiedono regole appositeper renderle sicure e prevenirne usi impropri. Per questo motivo, Isct da anni gioca un ruolo fondamentale in questa direzione e, sotto la guida di Gnecchi, verranno preparati e pubblicati nuovi documenti di raccomandazione che copriranno aspetti cruciali per l'applicazione clinica sicura di queste nuove terapie. —
r.c.