CERTOSA. Inizieranno alla fine di ottobre i lavori per realizzare un nuovo asilo nido comunale. Il Comune ha infatti ottenuto dal ministero i 480mila necessari (fondi derivanti dal Pnrr) per costruire l’edificio che nascerà vicino alla scuola materna, in modo da concentrare nella stessa area il nuovo polo educativo per bambini da zero ai sei anni. « È stata pubblicata la graduatoria definitiva e Certosa risulta tra i 900 centri finanziati sui 1800 selezionati inizialmente – dice il sindaco Marcello Infurna -. Si tratta di un finanziamento a fondo perduto che permetterà al Comune di realizzare un asilo ancora più funzionale di quello attuale».
Il primo cittadino avverte che l’amministrazione sta valutando se ad occuparsi della progettazione saranno i tecnici degli stessi uffici comunali o un progettista esterno. Di certo si sa che sarà una struttura sostenibile dal punto di vista del rapporto con l’ambiente, «in continuità con la riqualificazione energetica che in questi anni si è attuata negli altri edifici pubblici e che ha comportato anche una riduzione di spese e di inquinamento», sottolinea il sindaco.
La struttura
Il nuovo nido potrà accogliere fino a 54 bambini, contro i 34 iscritti al vecchio asilo, reso comunale nel 2018, che si trova vicino alle scuole medie. «Vogliamo realizzare una struttura più grande e moderna, migliorando ulteriormente i servizi sempre nel segno della sostenibilità – continua Infurna -. Per quanto riguarda la capienza, la struttura attuale risponde ai bisogni di Certosa, le domande vengono sempre accolte e vi è stato solo un anno in cui si è dovuto affrontare il problema della lista di attesa. Ma vogliamo comunque potenziare il servizio pensando al futuro, e quindi a una diversa tendenza demografica, e al territorio, per accogliere anche i bambini residenti in altri paesi».
Il primo cittadino risponde quindi a distanza alla lista Per Certosa che aveva sottolineato come «il finanziamento serva a colmare una carenza». «Il Comune di Certosa, insieme ad altri Comuni – avevano spiegato dalla lista - non ha raggiunto l’obiettivo di copertura del servizio nella fascia di bambini 0-2 anni e avendo una popolazione residente nella medesima fascia di almeno 60 bambini è stato pertanto inserito direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del merito fra i comuni beneficiari». —
