PAVIA. Il Comune mette sul piatto 100mila euro e ripropone gli steward per arginare gli effetti della malamovida e potenziare i controlli contro la microcriminalità in centro storico. Il bando è aperto e le società interessate hanno tempo fino al 9 luglio per presentare la propria offerta per un servizio che piace a molti titolari dei locali («rappresenta un presidio efficace», dicono), ma che non convince il Comitato contro il degrado e la malamovida che dice: «Assurdo spendere soldi pubblici per un servizio che non funziona».
Sei vigilanti al lavoro
Da parte sua, l’ente comunale prevede la messa in campo di 6 operatori qualificati che, come nei mesi scorsi, terranno d’occhio il nucleo centrale cittadino ogni mercoledì, venerdì e sabato per almeno cinque ore, dalle 22 alle 4 del mattino. Il servizio, che si era interrotto a metà giugno, avrà una durata di 12 mesi. Servizio voluto dall’allora assessore alla Sicurezza Pietro Trivi e di cui si era precedentemente occupata una società di San Martino, la National security corporation, per un costo annuale complessivo sempre di 100mila euro, 40mila dei quali stanziati dalla Camera di commercio. Ora la pubblicazione della manifestazione di interesse per individuare un nuovo operatore «che avrà prevalentemente funzioni legate all'informativa sul decoro e sui comportamenti vietati in città», si legge nella determina comunale. Ma il Comitato è lapidario. «Abbiamo ribadito più volte che siamo contrari a queste figure, in quanto non hanno prodotto alcun risultato – sottolinea Paolo Fornelli, portavoce del Comitato (e candidato a sostegno del sindaco Michele Lissia nel Pd -. L’unico effetto è sulle tasche dei cittadini che pagano per un servizio che non è risultato efficace sulla malamovida e sulla maleducazione che i residenti continuano a subire. Al limite il costo avrebbe dovuto essere a carico dei proprietari dei locali. Ora vediamo se l’utilizzo degli steward verrà riconfermato dalla nuova giunta che ancora non si è insediata. Contatteremo il futuro assessore. Avevamo precedentemente sottoposto i problemi del centro storico all’allora candidato e ora sindaco Michele Lissia. Continueremo nel portare avanti le ragioni dei cittadini». Ma cosa non convince il Comitato? »La presenza degli steward è concentrata in piazza della Vittoria, non li abbiamo mai visti nelle vie laterali. Da via Siro Comi a via Volturno, fino a corso Garibaldi. Magari qualcosa fanno, ma il risultato è comunque zero, anche perché non hanno oggettivamente alcun potere. Segnalano alle forze dell’ordine eventuali criticità. Segnalazioni che possono compiere anche gli stessi cittadini».
Esercenti soddisfatti
Di parere contrario molti esercenti. «Il servizio è molto importante e siamo sempre stati a favore – sostiene Samer Nakchi, titolare del bar Alquimia, in piazza della Vittoria -. La presenza degli steward funziona da deterrente, tengono a bada i ragazzi più agitati. Una presenza che risulta essere fondamentale soprattutto in piazza della Vittoria dove, ogni fine settimana, si riversano centinaia di giovani e che è la zona più “calda” del centro. Queste figure presidiano il cuore della città e garantiscono maggiore tranquillità anche a chi lavora. Ma possono effettuare controlli anche in altri punti del centro, qualora vengano segnalati problemi».
Compito degli steward, muniti di pettorina gialla per essere riconoscibili, è quello di sensibilizzare il rispetto dei luoghi e delle regole di civile convivenza stabilite dalle normative comunali, nonché al miglior utilizzo dei servizi pubblici e privati. Qualsiasi violazione al decoro o alle regole di comportamento vengono segnalate alla polizia locale o alle forze di polizia.