MONTEBELLO. «Ci si diverte a vedere questo spettacolo, ma lo si fa un po’ anche pensando a un grande tema che appartiene a tutta l’umanità: “Che ci facciamo qui, da dove veniamo e dove siamo diretti?”». Così l’attore e scrittore Maurizio Zucchi ci descrive “Carte Mute”, lo spettacolo teatrale che ha scritto e interpretato insieme a Pietro De Nova (attore pavese ora in finale nel concorso indetto da “Ciak”, per la miglior performance di interpreti under 30, grazie alla sua prova in “Call My Agent Italia 2”, la serie Sky) e che sarà possibile vedere sabato 22 giugno alle 21.30 nella suggestiva cornice del Castello Beccaria di Montebello della Battaglia (Piazza Italia, 3/a). Si tratta, dopo il fortunato esordio con “80 centesimi”, del secondo lavoro de Il Milione, la compagnia teatrale che i due amici e colleghi hanno fondato nel 2022.
Per scoprire lo spettacolo – che il prossimo settembre sarà anche a Pavia al Ticinum Festival – abbiamo intervistato Maurizio Zucchi.
Com'è nato lo spettacolo? Cosa rappresenta il mercato?
«È nato da più passioni comuni tra Pietro e me: quella del viaggio e dell’esplorazione che trovano nel mercato un luogo simbolico. Se i mercati, protagonisti di Carte Mute, si muovono per il mondo, da sempre le bancarelle sono la maniera per fare arrivare il mondo in una città. Profumi, sapori, colori e forme di mondi esotici arrivano fino a noi. Ma il nostro è anche uno spettacolo sullo spaesamento, sulla difficoltà di trovare un luogo da chiamare casa, sul perdersi e ritrovarsi».
Quanto la città di Catania fa parte del vostro racconto?
«Il mercato di Catania, con il suo pesce colorato e vivo, è un luogo di grande efficacia. Tuttavia, a livello di suggestione, molti altri mercati sono entrati nella nostra narrazione. Anche quelli delle nostre città o persino le bancarelle dei luna park».
Chi sono i vostri personaggi? Cosa accadrà in scena?
«L’azione che guiderà la recitazione sarà l’ascolto. Non ripeteremo un copione o uno schema - che pure esiste – e ogni azione accadrà veramente tra di noi sul palco. I personaggi, Ponente e Levante, sono due mercanti che esistono “da sempre”. Hanno conosciuto i grandi esploratori del passato e girato il mondo, venduto mercanzie e comprato storie. Opposti, come i venti dei loro nomi, eppure simili, Ponente e Levante ricostruiscono l’uno le pagine perdute della storia dell’altro».
Che emozione proverete a recitare nel suggestivo Castello Beccaria?
«‘Carte Mute’ è pensato anche e soprattutto per luoghi non teatrali. Per questo il Castello Beccaria riporterà lo spettacolo “A casa”. Un’occasione importante per avere la possibilità sia di visitare un suggestivo monumento, sia di vedere lo spettacolo in uno scenario perfetto».
Perché chi avete pensato ‘Carte Mute’?
«Pensiamo sempre a fare spettacoli per tutti, per persone di ogni provenienza, grado di istruzione ed età. Pensiamo che uno spettacolo debba funzionare a Montebello come a Milano centro, nel piccolo spazio parrocchiale e nel grande teatro, con i bambini, gli adulti e gli anziani». Lo spettacolo durerà 1 ora, ingresso 5 euro.—
Giacomo Aricò