PAVIA. Le deleghe più pesanti al Partito democratico, o almeno alcune di esse, con il sindaco Michele Lissia che potrebbe assumere su di sè la responsabilità dell’Urbanistica. Potrebbe passare attraverso questo schema la procedura per collocare il campo larghissimo dentro le nove caselle obbligate della giunta. Anche se qualcuno, come Cittadini per Pavia, al momento resterà senza un rappresentante nell’esecutivo.
Ancora consultazioni
Ieri, dopo il primo giro interlocutorio della scorsa settimana, sono ripresi gli incontri tra delegazioni di partiti e liste e il sindaco Lissia in vista della formazione della giunta. In mattinata sono tornati a palazzo Mezzabarba gli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra (Alessandra Fuccillo e Luca Testoni) e di Cittadini per Pavia (Roberto Rizzardi). Nel pomeriggio è stata la volta di Pavia a colori (Alice Moggi), Azione (Angela Gregorini, Tommaso Bernini e Giovanna Riccardi) e di Facciamo centro (Rodolfo Faldini). Come nei giorni scorsi, data la delicatezza del momento, è necessario affidarsi a indiscrezioni che poi potranno o meno trovare conferma nelle decisioni finali del sindaco. Dalla squadra di giunta dovrebbe restare fuori Cittadini per Pavia che comunque, in prospettiva, vedrà riconosciuto l’impegno profuso per portare al risultato finale della coalizione di centrosinistra. Secondo i calcoli del classico manuale Cencelli, al Partito democratico dovrebbero spettare cinque assessori, due a Pavia a Colori, uno ad Azione e uno ad Alleanza Verdi Sinistra. Considerato che i posti disponibili in giunta sono nove (più il sindaco) questo lascerebbe fuori dall’esecutivo anche Movimento 5 stelle e Facciamo centro. Anche tenendo conto dell’attribuzione della presidenza del Consiglio comunale, vi sarebbe sempre un escluso. Quindi è probabile che il Partito democratico scelga di cedere un posto, ma che in cambio reclami le deleghe di maggiore spessore, che sono poi l’Urbanistica, il Bilancio e i Lavori pubblici. E la voce che circolava ieri ipotizzava, appunto, che il sindaco Lissia possa trattenere per sé una di queste deleghe, forse l’Urbanistica all’interno della quale c’è da sbrogliare la matassa di un Pgt rimasto in sospeso che Lissia non ha mai detto di voler cestinare, ma di volere rielaborare alla luce dell’assunto “consumo di suolo zero”.
L’incognita esterni
Vi sono, comunque, alcune incognite che devono ancora trovare una soluzione. Intanto l’eventuale ingresso in giunta di “esterni”. Uno dei nomi che circolavano ieri era quello di Francesco Brendolise, che, appunto, non era candidato ma è stato tra gli strateghi della campagna elettorale di Lissia. D’altronde, se Azione propone il nome di Angela Gregorini per un assessorato, visto che la stessa non era candidata, perché si dovrebbe chiudere all’ingresso di altri esponenti politici che non facevano parte delle liste? Seconda incognita sono le deleghe. Per Rodolfo Faldini, di Facciamo centro, nei giorni scorsi si era parlato della possibilità di un assessorato alla polizia locale. Ma per gli altri esponenti politici, al momento, non sono emerse indicazioni. Infine c’è il tema delle preferenze, con candidati che ne hanno ottenute decisamente tante, ma che probabilmente resteranno fuori dalla giunta.
Insomma, il nuovo sindaco Michele Lissia ha davanti a sè ancora un po’ di lavoro da fare. Domani si dovrebbe completare il secondo giro delle consultazioni con i partiti e con le liste civiche. Poi, entro il fine settimana o al più tardi lunedì, si dovrebbe arrivare alla definizione della giunta che sarà chiamata a governare la città di Pavia nei prossimi cinque anni.
Primo Consiglio comunale, ipotesi 1 luglio
La prima seduta del nuovo Consiglio comunale potrebbe essere lunedì primo luglio. La data non è ancora ufficiale, nel senso che non è ancora stata inviata la convocazione ai consiglieri, ma ieri circolava questa ipotesi. La prima seduta sarà presieduta dal consigliere più anziano in attesa che l’assemblea elegga il presidente del Consiglio comunale, che ne assumerà subito dopo la guida. Tra gli adempimenti, il giuramento di lealtà nei confronti della Costituzione da parte del nuovo sindaco e la convalida degli eletti. Il centrosinistra avrà la maggioranza con 20 consiglieri e il sindaco, il centrodestra sarà all’opposizione con 12 consiglieri. Intanto ieri, nel tardo pomeriggio, il sindaco Michele Lissia, accompagnato da altri esponenti di maggioranza, ha raggiunto Cremona per portare sostegno al candidato del centrosinistra che, il 23 e 24 giugno prossimi, sfiderà l’esponente del centrodestra al ballottaggio. A Cremona, Alessandro Portesani (centrodestra) ha ottenuto il 43,1% delle preferenze, mentre Andrea Virgilio (centrosinistra) ha toccato il 41,9%. Insieme a Lissia anche la neo sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, che succede a Giorgio Gori nella continuità del centrosinistra, mentre Pavia, aggregando una coalizione molto ampia, è ruscita a strappare il capoluogo al centrodestra.