BRONI. Nessuna fusione tra Pavia e Oltrepo, ma lo scambio di titoli sportivi. E’ la soluzione a cui stanno lavorando i due club. Se la trattativa andasse effettivamente in porto, il Pavia farebbe la serie D, mentre l’Oltrepo rimarrebbe in Eccellenza, nonostante la promozione conquistata sul campo, ma quantomeno non scomparirebbe dalla mappa calcistica dopo due sole stagioni.
La volontà (ferrea) delle due società è questa: arrivare, nei tempi consentiti, al felice epilogo. Che per il Pavia del patron Nucera sarebbe quello di ritrovarsi finalmente (anche senza il successo del campo) in serie D, categoria rincorsa da anni e naturalmente più consona al blasone e alla storia calcistica degli azzurri; per l’Oltrepo l’intento sarebbe invece quello di poter continuare la sua ancora breve ma intensa storia.
la scadenza
Una trattativa che procede col sostegno di avvocati e commercialisti, in contatto con il Comitato regionale lombardo della Lega nazionale dilettanti (Lnd), nella persona del presidente Sergio Pedrazzini, il quale si sta prodigando per fare in modo di soddisfare appieno la richiesta condvisiva dei due club. Pedrazzini darà a breve appuntamento ai rappresentanti delle due società proprio negli uffici del Crl a Milano, per spiegare loro la strada possibile da percorrere per arrivare allo scambio dei titoli sportivi in quanto per la fusione (che implicherebbe la sparizione dell’Oltrepo) i tempi sarebbero già scaduti.
Per portare a termine l’operazione, ci sarà tempo sino al 5 luglio, quando apriranno le iscrizioni alla serie D e all’Eccellenza. Per il Pavia, l’occasione è davvero ghiotta. Può conquistare la D attraverso l’acquisizione del titolo sportivo dell’Oltrepo che invece la D se l’è presa vincendo il campionato di Eccellenza, con il punto decisivo arrivato a tre giornate dalla fine, nel derby di Casteggio. Sarebbe un gran bel colpo per la società del presidente Giuseppe Nucera approdare nella serie superiore. Rientra tra gli obiettivi e le promesse fatte ai tifosi (e rinnovate ogni anno) da quando l’imprenditore residente a Ginevra ha assunto la carica di proprietario del Pavia calcio. I tifosi hanno fatto pesare molto alla dirigenza il suo mancato raggiungimento. La contestazione, sempre sotto la cenere, è riesplosa con la recente eliminazione ai play off. Ecco che è facile presumere che Nucera e i suoi più stretti collaboratori faranno di tutto, compiendo anche ogni sforzo economico, per centrare l’obiettivo.
Di contro l’Oltrepo, pur rientrando nei ranghi e per così dire ridimensionando per esigenze di bilancio imprescindibili quello che era il progetto iniziale, riuscirebbe a mantenere la categoria dell’Eccellenza, continuando l’attività, senza dissipare in un batter d’occhio, tutto quanto di buono costruito in questi due anni di attività. Il presidente Fabrizio Catenacci, che ha confermato due sere fa al consiglio direttivo la volontà di rimanere saldamente al timone della società, ha spiegato ai componenti del club biancorosso, le intenzioni reali e la strada che si sta cercando di intraprendere per arrivare all’obiettivo di andare avanti, mantenendo in vita l’Oltrepo, anche se “solo” in Eccellenza e non più in D.Alessandro Maggi