foto da Quotidiani locali
Belgioioso. Gli acquisti del risone procedono a rilento a causa delle ultime due settimane corte, con due giorni lavorativi in meno per i trasformatori. Poi ci si mette anche il clima meteorologico e i risicoltori non riescono a iniziare i lavori in campagna. È l’analisi periodica di Paolo Ghisoni, presidente dell’associazione Rice up e mediatore di cereali, sul mercato del riso. «In questo periodo – spiega – chi ha ancora riso in magazzino, tende a non venderlo perchè impegnato nelle semine. In generale, considerando anche il calo dei consumi dei mesi estivi e alla luce di ritiri settimanali e giacenze, non dovremmo avere troppa merce in magazzino all’inizio del nuovo raccolto». Quotazioni: boom del Vialone Nano, con pochissima merce ancora vendibile, richiesto a 140 euro al quintale. Il Volano è a 57-58 euro per le poche rese, 55 euro per le rese medie dell'annata: in calo le semine. Carnaroli a 62 euro per i pochi che prediligono il classico con poche partite ancora disponibili: più difficili da vendere i similari con qualche Caravaggio con rese alte a 52-53 euro e il resto a 50 euro, con più offerta che domanda. «Ai ritmi attuali di ritiro – prosegue Ghisoni – si avanzeranno tra le 20mila e le 25mila tonnellate, numeri che potrebbero incidere sulla prossima stagione considerando che l'impiego per quest'anno non sembra così in calo». Baldo a 80 euro con poche compravendite sia per la poca disponibilità sia per il poco interesse delle riserie. Il Sant’Andrea è quotato 75 euro, ma solo nominalmente visto la poca merce ancora da piazzare. Lunghi B in esaurimento, ma l'aumento di semine inciderà molto. U.D.A.