foto da Quotidiani locali
PAVIA. Il Pertusati si apre alla città e, grazie alla collaborazione con gli artisti pavesi, espone per un mese sessanta opere nella sala comune della casa di riposo di Pavia. «Vogliamo dialogare con la città: con le dovute cautele a tutela degli ospiti, tutti potranno visitare la mostra. Questo non è un luogo chiuso» dice Maurizio Niutta, direttore di Asp, azienda di servizi alla persona che gestisce anche il Santa Margherita.
Incontro tra generazioni
Fotografie, quadri in tecnica mista e opere multimateriale di piccolo e grande formato fatte da sei artisti pavesi per parlare del mondo di oggi: questi i lavori che, da mercoledì, campeggiano sulle pareti del Pertusati. Sono realizzati da Davide Ferro (pittore), Iucu (illustratore) Davide Baroggi e Lele Picà (entrambi pittori), Luca Mandaglio (street artisti) e GNOKKI (fotografo). «È stata una sfida» racconta Andrea Iuculano, in arte Iucu: «Il Pertusati non nasce come spazio espotivo, ma anzi è un luogo chiuso a protezione degli ospiti anziani. Allestire una mostra al suo interno è un modo per aprirlo a persone che altrimenti non sarebbero mai entrate per visitarlo». Buona parte delle opere sono inedite, e realizzate per l’esposizione all’interno della Rsa: luogo in cui trascorrere il crepuscolo della propria vita, adesso rischiarato dalle opere di artisti con un forte senso di appartenenza alla città e al proprio territorio. «Quando mi hanno chiesto cosa potessero fare per il Pertusati, ho chiesto che venisse organizzata un’iniziativa per i nostri ospiti. Il filo conduttore della mostra – prosegue Niutta – è creare un dialogo tra le generazioni, per questo abbiamo deciso di intitolarla “L’uomo, la memoria e i suoi valori”. Tra questi, c’è anche la solidarietà che attraversa le generazioni, che si fa arte grazie al lavoro di artisti ben radicati sul territorio».
La mostra è stata inaugurata mercoledì e rimarrà attiva per circa un mese: «Abbiamo voluto trasformare il Pertusati in un posto in cui si fa arte» aggiunge Davide Ferro, pittore. «Di solito sono le persone che si spostano per andare a vedere l’arte, noi abbiamo deciso di portarla all’interno di uno spazio che non è pensato per questo scopo. L’idea è quella di rendere protagonisti gli ospiti e gli operatori sanitari del Pertusati, farli sentire parte attiva del posto che abitano». Lo street artisti Luca Mandaglio aggiunge: «Ho aderito con entusiasmo al progetto, perché voglio darmi da fare per gli anziani della città – racconta – in questo periodo, l’arte a Pavia sembra quasi messa da parte. Con questa esposizione, voglio dare la mia parte per farla riemergere dall’ombra».
«Una mostra per tutti»
Gli operatori e i sanitari del Pertusati, inoltre, si sono ingegnati per rendere accessibile la mostra anche agli ospiti della Rsa che, per motivi di salute o condizione fisica, non possono allontanarsi dalla propria camera: «Il nostro personale e la onlus Amici del Santa Margherita – conclude Niutta – ha realizzato un filmato che verrà proiettato nelle stanze di chi non ha potuto partecipare all’inaugurazione, perché la mostra è rivolta a tutti».