foto da Quotidiani locali
PAVIA. Lutto nel mondo del giornalismo pavese. E' morto Marino Casella, 71 anni, per anni capocronista de "La Provincia Pavese" e poi vice direttore del "Corriere Medico" fino al 2013, anno in cui è andato in pensione. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa del Carmine, officiati da don Daniele Baldi, amico di una vita. Ed erano in tanti, anche giornalisti, gli amici che hanno voluto dare l'ultimo saluto non solo ad un professionista serio e preparato, ma anche alla persona mite e pacata che tanti a Pavia hanno conosciuto.
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La passione per la medicina
Nato a Santa Maria della Versa, la prima passione di Casella fu, in verità, la medicina. E infatti al corso di laurea in Medicina si iscrisse da giovane, prima di venire "rapito" dal mestiere di cronista. Senza però mai abbandonare, in realtà, la sua prima grande passione. Ma aveva potuto coniugare entrambe le cose facendo il giornalista. Occupandosi, dalle colonne del giornale della sua città, di sanità prima di tutto. Un approccio rigoroso dal punto di vista scientifico e professionale che trasferirà sulle pagine.
Anche in quelle di cronaca, di cui si occupò fra la fine degli anni Ottanta e i primi degli anni Novanta, che controllava fino all’ultimo suo tocco appena prima che le lastre fossero montate sulla rotativa.
Poi, alla sera tardi, usciva dalla redazione accendendosi il suo inseparabile sigaro passeggiando con calma fino a casa. A "La Provincia Pavese" ricoprì, nel 1991, anche il ruolo di responsabile degli Spettacoli. Grazie al suo innato fiuto di cronista, fu il primo a venire a sapere che una giovane pavese di origini oltrepadane aveva fatto breccia nel cuore dell'anchorman più conosciuto d'Italia: era l'inizio della love-story fra Maria De Filippi e Maurizio Costanzo.
Gli anni a Milano
Casella però seguì, dopo 11 anni passati nel giornale della sua città, la sua vera passione. Che lo portò a Milano al "Corriere Medico" dove lavorò per altri venti fino a ricoprire il ruolo di vice direttore. Ancora una volta, Casella dimostrò le sue capacità professionali, mettendo in risalto l’esperienza maturata nei giornali locali al servizio del grande palcoscenico delle pagine nazionali. Nel 2013 era andato in pensione.
«Marino è sempre stato un amante del bello e gli piaceva enormemente questa chiesa _ ha svelato don Daniele Baldi nell'omelia _. Questo luogo è quello che lui avrebbe accettato di più, anche se sarà stupito che il funerale si svolga proprio qui». «La vita vuole l'eternità, ma è un desiderio che si scontra con la nostra fragilità _ ha aggiunto il sacerdote _. Cristo, risorgendo, ci dice che questo scoglio è stato abbattuto. Il nostro saluto a Marino, quindi, non è un addio ma un arrivederci». Casella lascia la moglie Patrizia e la figlia Benedetta. —
