foto da Quotidiani locali
PAVIA. In che modo una scelta sullo sviluppo urbanistico della città può influenzare anche le possibilità di lavoro per i cittadini e le cittadine che la abitano? E come, invece, scelte sulle politiche di salute possono incidere sulla possibilità di accedere ai servizi in maniera paritaria, a prescindere dalle diverse situazioni di partenza? Di come le scelte che una città fa in un certo ambito possano influenzare - e in che modo - altri ambiti si parlerà nei quattro incontri per la cittadinanza “Pavia 2030 - Idee e progetti per la città che verrà” organizzati a partire da martedì 19 marzo e fino al 29 maggio dalla Fondazione Romagnosi con la Camera del Lavoro di Pavia, di cui La Provincia Pavese è media partner.
«L’obiettivo è offrire una riflessione su temi che caratterizzeranno lo sviluppo di Pavia almeno fino al 2030 - spiega il presidente della Fondazione Paolo Graziano, docente di Analisi delle politiche pubbliche e Politica comparata all’università di Padova e ricercatore associato all’Osservatorio sociale europeo a Bruxelles - Sono i temi caldi che la città dovrebbe affrontare. Lo facciamo anche in occasione di una campagna elettorale, un momento favorevole per un confronto con i cittadini e chi abbia interesse nell’amministrare la città».
La Fondazione ha come obiettivo costitutivo quello di promuovere e diffondere una cultura innovativa del governo locale. La Cgil di Pavia è uno dei partner della Fondazione, come i Comuni di Pavia, Vigevano e Voghera, la Regione Lombardia, Assolombarda, l’Anac e molti altri. «Con la Fondazione - spiega il segretario della Camera del Lavoro di Pavia Fabio Catalano - abbiamo sviluppato lo scorso anno un lavoro che ci ha portato alla presentazione di un elaborato sullo sviluppo della provincia, per provare a immaginare un modello di sviluppo che mettesse al centro i bisogni nuovi ed emergenti delle persone. Alcuni temi affrontati nel documento fanno parte del ciclo di incontri: lavoro, sviluppo economico, rigenerazione urbana, sanità e cura delle persone, turismo enogastronomico, mobilità, infrastrutture materiali e immateriali. Il ciclo di incontri riguarda dunque idee e proposte per un modello di sviluppo che guardi ai bisogni delle persone, ricalibrato su Pavia».
Il primo appuntamento sarà martedì 19 alle 20.45 e si parlerà di “Urbanistica, sviluppo e lavoro” con Fabio Catalano, segretario generale Cgil Pavia e Tiziana Alti, consigliera tecnico scientifica della Fondazione Romagnosi che si occupa di politiche lavoro, funzionaria dell’Ispettorato del lavoro. Iintroduce Graziano, modera Stefano Romano, responsabile Economia La Provincia Pavese.
Ma cosa c’entrano urbanistica e lavoro? «Adottare una visione trasversale - spiega Graziano - permette di comprendere le conseguenze su altri settori di determinate scelte urbanistiche. È quell’approccio integrato così difficile da applicare nelle amministrazioni, che spesso funzionano per compartimenti stagni. Il piano di governo del territorio, per esempio, non è solo una indicazione sulla allocazione delle funzioni territoriali: una decisione urbanistica può infatti avere un impatto sullo sviluppo di una vocazione turistica, o produttiva, o artigianale della città con ripercussioni dirette e indirette sullo sviluppo e il lavoro in città».
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IL PROGRAMMA
Tutti gli incontri si terranno alle 20.45 alla Camera del Lavoro di Pavia.
Venerdì 12 aprile “Ambiente, turismo e cibo sostenibile” con Massimo Balzarini, segretario confederale Cgil Pavia e Monica Lazzarini, rete Paz; introduce Andrea Zatti.
Il 7 maggio “Salute, assistenza e inclusione sociale” con Monica Vangi, segreteria regionale Cgil Lombardia e Enrica Chiappero Martinetti, Osservatorio inclusione sociale Fondazione Romagnosi e ordinaria di Economia; introduce Edoardo Slerca.
Il 29 maggio “Cultura, istruzione e università” con Stefania Moglia, Cgil Pavia e Michela Magliacani, economista, rettrice del collegio Castiglioni e vicepresidente Fondazione Romagnosi, introduce Paolo Graziano.