VOGHERA. Il rombo delle moto e il lancio dei palloncini. Ieri mattina (21 febbraio), la grande famiglia dell’istituto agrario Gallini di Voghera si è fermata per ricordare Enea Vidali, lo studente 15enne di Casanova Lonati morto, nella notte tra lunedì e martedì, al San Matteo di Pavia, dopo essere stato travolto da un’auto mentre era in sella alla sua moto, lunedì pomeriggio, sulla statale 10 a Redavalle.
Tutti gli alunni e i docenti si sono stretti intorno al fratello Carlo, anch’egli studente del Gallini, per un momento di raccoglimento. Al termine dell’intervallo, i compagni di scuola e gli insegnanti si sono radunati nel cortile della scuola tra lacrime e commozione: qui, dopo il saluto iniziale del vicepreside Pietro Sangalli, sono intervenuti gli studenti con frasi o ricordi dedicati ad Enea e poi hanno cantato il ritornello della sua canzone preferita. A seguire, il lancio dei palloncini e il rombo dei motori delle moto, sua grande passione insieme al calcio. Tutti uniti, vicini, come una grande famiglia, per salutare il loro amico, che se ne è andato troppo presto. «Siamo vicini e ci stringiamo alla famiglia di Enea», il messaggio della preside Silvana Bassi.
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Nel giorno dei funerali, la scuola vogherese sarà chiusa in segno di lutto per permettere agli studenti di partecipare alle esequie, a cui sarà presente anche una delegazione ufficiale dell’istituto. Si è in attesa di conoscere la data dei funerali del giovane, una volta che il magistrato avrà disposto il nulla osta per la restituzione del corpo alla famiglia. L’amministrazione di Casanova Lonati ha già annunciato per quel giorno la proclamazione del lutto cittadino. Intanto, la piccola comunità casanovese sta pensando a iniziative benefiche per ricordare Enea.
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«Abbiamo in mente diverse idee per fare del bene, ma prima dobbiamo parlarne con la famiglia per avere il loro consenso», sottolinea il sindaco di Casanova, Stefano Lucato, che fin da subito ha espresso cordoglio ai genitori di Enea, assicurando la vicinanza di tutta la comunità in questo momento di grande dolore. E sui social sono ormai decine i ricordi del 15enne da parte delle società calcistiche pavesi e degli amici: «Ora monta in sella alla moto lassù fra gli angeli, corri dove nessuno può più fermare le tue ali», è uno dei tanti messaggi.
Oliviero Maggi
