foto da Quotidiani locali
MONTALTO PAVESE. Continua l’avventura di Sara Bellinzona, 24 anni, originaria di Montalto Pavese, a Masterchef. L’ultima puntata si è aperta con la temuta Mistery Box all’insegna del colore rosso, «il colore del pericolo», come sottolineato da Bruno Barbieri, storico giudice del programma assieme a Giorgio Locatelli ed Antonino Cannavacciuolo. Dalla scatola è uscito il Cyber egg, il celebre uovo annoverato tra i piatti che hanno rivoluzionato la cucina contemporanea italiana. Nato nel 1997 «quasi per caso» ha spiegato il suo creatore, lo chef piemontese Davide Scabin.
Dopo averlo assaggiato, i concorrenti sono stati chiamati a creare in solo 45 minuti un piatto altrettanto creativo con l’uovo. Al termine della prova, i giudici hanno assaggiato solo i due che sono apparsi loro più innovativi: la Cyber salad di Deborah, che vince la prova, e l’uovo negativo di Niccolò.
Nella seconda parte, al Padel Club del circolo di golf del castello di Tolcinasco, alle porte di Milano, si è svolta la prova in esterna. L’occasione è stata il torneo di Masterchef Italia, cui hanno partecipato, tra gli altri, gli ex calciatori Nicola Amoruso e Mark Iuliano. Le due brigate avevano il compito di creare menù creativi ma salutistici per gli sportivi.
Sara è entrata nella squadra blu capitanata da Niccolò, con Alberto, Eleonora, Michela e Lorenzo. La brigata ha proposto insalata di pollo marinato in senape, miele, salsa di soia, aceto rosso e sesamo bianco con ravanello marinato nel Marsala e sedano marinato nel limone e basilico; risotto di zucchine gialle e mela, con salsiccia e crema di mascarpone e scorza di limone; crema bavarese alla vaniglia con crumble alla mandorla con purea di mango e albicocca grigliata. Ma ad imporsi è stata la brigata rossa capitanata da Kassandra.
I blu si sono quindi dovuti sfidare nel pressure test dedicato al calamaro ripieno. La 24enne Sara ha proposto il "Calamaro e pane" (ripieno di pane, olive e capperi, su letto di pane e bisque di gamberi) ed è passata indenne, mentre è stato Alberto ad interrompere per sempre il suo percorso. —
F.SCAB.
