PAVIA. Nell’indagine sul traffico di oppiacei verso gli Stati Uniti emerge il coinvolgimento di altre tre persone. Sono, per l’accusa, coloro che all’interno dell’organizzazione si occupavano di utilizzare le ricette contraffatte per acquistare l’ossicodone (OxyContin è il nome commerciale), andando di persona nelle farmacie o incaricando altri. Gli indagati sono Massimiliano Sghedoni, 42 anni, di Pavia, di professione idraulico, Pietro Le Donne, 56 anni, con un domicilio al Ticinello (dove però risulta non abitare più) e Hamza Tali, 23 anni, anche lui con un domicilio a Pavia, compagno di Romina Poli, la 37enne che aveva attirato le segnalazioni di alcuni farmacisti già nel 2022.
Accuse e indagati
Sale così a dieci il numero degli indagati, mentre continuano gli accertamenti per identificare i responsabili dei furti di ricettari e timbri all’interno degli ospedali (tra gli altri il San Matteo e l’ospedale di Voghera) e alcuni studi di medici di base. Sei persone sono state arrestate: Porcari Francesco Paolo, 40 anni di Pavia (vive nello stesso appartamento in cui abitava Le Donne); Francis Garcia, 30 anni, domenicano residente a Pavia; Fatima Harkati, 26 anni, di Copiano; Charles Perez Polanco, 35 anni di Filighera; Santos Velasquez, 40 anni di Linarolo (risulta avere un negozio di barbiere a Pavia), e Fabiola Tagliani, 26 anni, di Pavia. Devono rispondere, a vario titolo, delle accuse di falso (per le ricette contraffatte), ricettazione (per avere ricevuto ricettari e timbri rubati), truffa e spaccio di sostanze stupefacenti. Ciascuno, secondo l’inchiesta coordinata dal magistrato Roberto Valli e condotta dai carabinieri di Pavia e dai Nas di Cremona, avrebbe avuto un ruolo nell’organizzazione.
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Gli acquisti in farmacia
Alcune sono accusate di avere ricevuto i ricettari, altri di avere falsificato le ricette presentandosi, poi, nelle farmacie per acquistare il farmaco che sarebbe stato poi rivenduto a prezzi stellari: tra gli 80 e i 100 dollari per una singola pastiglia da ottanta milligrammi. Secondo la procura di Pavia in due anni il gruppo avrebbe spedito negli Usa circa ventimila pastiglie, per un guadagno di un milione e seicentomila dollari oltre al danno erariale provocato allo stato italiano che ammonta a circa 65mila euro. Una prima segnalazione era arrivata a maggio del 2022 dall’Ats di Pavia, che aveva denunciato un anomalo acquisto di ossicodone da parte di diversi soggetti. Negli stessi giorni un altro allarme arriva da una farmacia di Stradella. In entrambi i casi era emerso il nome di Romina Poli, che risulta acquirente di diverse scatole di OxyContin alla farmacia di Città Giardino. Nella sua casa in via Santa Maria alle Pertiche a Pavia gli investigatori trovarono, nel corso della perquisizione, undici ricette già compilate. Sghedoni, Le Donne e Tali avrebbero avuto il ruolo di spendere le ricette, andando di persona in farmacia oppure consegnando le ricette ad altri, per acquistare i medicinali.
Il matrimonio contraffatto
Nelle carte dell’accusa si parla anche di un’altra vicenda, non legata al traffico di farmaci ma indicativa del legame tra alcuni indagati. Velasquez, il barbiere di Pavia, e Tagliani, la giovane di 26 anni, sono infatti accusati anche di falso per avere contratto un matrimonio fittizio a Linarolo. Velasquez, secondo l’accusa, aveva offerto 5mila euro alla giovane come compenso per le false nozze, che dovevano servire a fargli ottenere il permesso di soggiorno.
