foto da Quotidiani locali
BRONI. Il derby è biancorosso. Il derby lo vince chi di più l’ha voluto vincere e alla fine ha meritato di vincerlo, l’Oltrepo padrone di casa,almeno per una notte secondo (da solo) in classifica a -2 dal Pavia. Onore a chi l’ha affrontato e ha fatto il massimo per quello che ad oggi può fare e dare, il Casteggio.
Match combattuto ma corretto
Bella cornice di pubblico al Comunale bronese, tanti addetti ai lavori, ed ex interessati e magari rabbuiati (vedi mister Pagano, sino a qualche settimana fa sulla panchina gialloblù). Oltrepo e Casteggio non hanno deluso nell’anticipo del sabato. Derby sentito, ma corretto. Ben giocato e fraseggiato, soprattutto dall’Oltrepo, che ha “aggredito” e fatto la partita, cercando di dimenticare in fretta la scoppola di Meda. Il Casteggio di Paolo Chierico (questa volta regolarmente in panchina) molto ordinato, ben allineato, con le giuste distanze tra le linee nel suo 4-3-3 (moduli speculari per entrambe). L’Oltrepo ci prova a far male e l’impressione è che prima o poi riesca nell’intento. Il Casteggio si difende, si copre ma non rinuncia e quando gli riesce mette il “muso” dall’altra parte. E così si arriva al 22’ nel quale la gara si “rompe”, dove l’equilibrio “salta” del tutto. Palla lavorata con fermezza e velocità a metà campo dall’Oltrepo, sfera che arriva a destra dove Vaglio la ferma e non ci pensa due volte a inventare un’imbucata di 20 metri rasoterra per il taglio puntuale di Franchini; succede che Arbasini non se lo perde per nulla, i due sono a contatto, Malatesta decide di uscire dai pali e andare incontro ai due. Franchini però è il più bravo, il più lesto e anche magari il più fortunato, riuscendo ad ammaestrare la palla e farla finire in rete per l’1-0, per il gol che alla fine decide.
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Succede comunque molto altro, dal 22’ in poi. Il Casteggio ci prova soprattutto da fuori, anche se c’è l’impressione che non voglia o non riesca da subito a reagire allo svantaggio. Forse non è facile giocare e affrontare un Oltrepo che dopo Meda ha ritrovato certezze, soprattutto in mezzo al campo, anche per la partita di qualità di Florencianez, la gara ordinata di Alvitrez e quella spavalda di Speroni. E’ proprio in mezzo al campo che l’Oltrepo mostra quella qualità che alla fine fa la differenza.
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Anche nel secondo tempo dove, seppur il Casteggio osi all’infinito, ovvero inserendo prima una seconda punta (Licciardello), poi una terza (Minò) e spostando De Stradis trequartista, i biancorossi con il palleggio fanno girare la palla veloce e imbucano Vaglio, Cavallotti, Franchini, e quindi Ferraro che stampa sulla traversa un esterno destro e calcia al volo di sinistro ma viene stoppato. Ecco l’Oltrepo potrebbe aver ragione ancor più dell’avversario, potrebbe chiudere la gara anzitempo, ma spesso precipita nella frenesia e perde il tempo per finalizzare. Perché tenere il match sull’1-0, può anche non bastare. Perché nel finale il Casteggio conquista 3 calci d’angolo che ancora non aveva battuto, e dove magari può nascere quella giocata ancora mai provata. Invece dopo 4’ di recupero, finisce 1-0. —