PAVIA. Multe non contestate subito agli automobilisti, che arrivano a casa a distanza di tempo dall’infrazione. Le chiamano, per questo, anche “multe a tradimento”: tra i casi tipici ci sono quelle “a strascico” elevate dai sistemi Street control. Come le contravvenzioni arrivate a casa di una ventina di automobilisti, pizzicati in divieto di sosta in viale Brambilla. Nessun avviso sul parabrezza: i verbali sono arrivati in seguito a casa. Alcuni automobilisti si sono rivolti ad Adiconsum, l’associazione consumatori della Cisl. La legge, va detto, consente la mancata contestazione ma solo in alcuni casi (deve essere specificato il motivo per cui non è stato possibile avvisare subito il trasgressore), «mentre la prassi è invece frequente – spiega Lorenzo Galbiati, di Adiconsum –. Va detto che diverse sentenze della Cassazione ritengono valide queste multe, ma è comunque una pratica odiosa per gli automobilisti, che la percepiscono come un modo per fare solo cassa».
Le segnalazioni
Agli sportelli dell’associazione sono arrivate nei giorni scorsi decine di segnalazioni sulle “multe a tradimento”, cioè quelle «che arrivano a casa senza che ci sia stata una contestazione immediata, così come previsto dal codice della strada».
Questo, spiegano dall’associazione, «fa venire meno il diritto per l’automobilista di difendersi subito. Con la contestazione immediata, ad esempio, il trasgressore può far mettere a verbale le sue dichiarazioni».
La questione è da tempo dibattuta ed è più volte finita al centro di contenziosi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di fronte alle contestazioni sulle multe a strascico, si era pronunciato ribadendo la validità delle sanzioni, tranne nei casi in cui l’automobilista sia nei paraggi o alla guida.
Se c’è il guidatore
«Ma anche quando l’automobilista è presente non sempre la legge è rispettata – spiega Galbiati –. L’ultimo caso che ci è stato segnalato riguarda un automobilista che si è fermato in doppia fila in prossimità del Postamat, per un prelievo, in Corso Garibaldi. Una vettura della polizia locale è transitata in quel momento, ha visto l’automobilista ma non gli ha contestato nulla subito. La multa è arrivata invece a casa».
Secondo l’associazione l’agente di polizia locale aveva almeno altre due alternative: «Chiedere all’automobilista di spostare la macchina o fare subito il verbale e consentire al conducente di difendersi».
Cosa dice la legge
L’articolo 201 del codice della strada ribadisce l’obbligo di contestazione immediata e se questo non è possibile «il verbale deve contenere gli estremi precisi e dettagliati della violazione e l’indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione stessa». «Quasi sempre – aggiunge Galbiati – le motivazioni dell’impossibilità a contestare sono molto generiche. Mi domando quali siano le difficoltà a lasciare ad esempio sul tergicristallo un verbale per un parcheggio senza ticket».