PAVIA. «Le biciclette legate alle rastrelliere? Le rubano alla luce del sole, nascondono gli arnesi come il tronchese dentro la manica della felpa» racconta un esercente di via XX Settembre. Un raffica di furti che non si ferma. Pieno centro e pieno giorno, via XX Settembre all’incrocio con corso Cavour. Qui legano la bicicletta lavoratori degli uffici del centro, negozianti, rider, ma anche studenti e giovanissimi. Tanti legano biciclette vecchiotte, ma qualcuno usa ultimi modelli fiammanti. Biciclette elettriche, a pedalata assistita o city-bike di grido: in ogni caso sono centinaia se non migliaia di euro di spesa per comprarle.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12988665]]
L’ultimo episodio
Il caso più recente martedì quando c’è stato ancora un furto di una bicicletta elettrica. Era di proprietà di una studentessa di 17 anni e aveva un valore di circa mille euro. Per portarla via i ladri hanno tagliato la sbarra di ferro con un tronchese e, nonostante la strada centrale, sono fuggiti senza che nessuno li vedesse. Il furto è stato denunciato ai carabinieri: adesso dovranno essere esaminate le immagini della videosorveglianza.
La banda
Quello di martedì, però, non è che la punta di un iceberg secondo chi vive e lavora in questa zona del centro. Ad operare sono gruppetti di giovani, gang organizzate. Agiscono in tempi brevissimi. La modalità è praticamente sempre la stessa. Arrivano indossando una felpa anche d’estate. Sotto la manica un tronchese, aggeggio che taglia il metallo con facilità. «Poi si abbassano e si coprono a vicenda, estraggono appena dalla manica il tronchese e tagliano le catene oppure la sbarra di ferro a cui è agganciata». Pochi giorni fa un cliente della gelateria Corsi di via XX Settembre si stava gustando un cono in santa pace, aveva legato la sua bicicletta mountain bike nuova di pacca alla rastrelliera. «Quando è uscito - spiegano dalla gelateria -, la bicicletta non c’era più. Spariscono subito e in fretta. Un ammanco pesante per il nostro cliente e amico: aveva pagato quella bicicletta 600 euro, era un modello di grido».
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12989881]]
I numeri
Una tendenza al furto di biciclette confermate anche dai numeri del registro italiano delle biciclette. Gli ultimi dati dicono che a Pavia il 16% delle biciclette in circolazione finisce nelle mani dei ladri. Ma solo il 20% dei furti viene denunciato, le biciclette non sono registrate come le auto e le moto. Risulta quindi difficile dimostrarne la proprietà. I numeri dicono anche che, dopo la pandemia, c’è stata una impennata di furti perché sono aumentate le biciclette in circolazione: la stima è di un aumento del 140% nella città di Pavia Secondo la Fiab per proteggersi dai furti serve un lucchetto di qualità, dato che il 75% delle protezioni non è sufficiente. E vanno legati sia ruota sia telaio. Per dimostrare la proprietà si può realizzare un auto-attestato, che serve in caso di ritrovamento a dimostrare che il possesso di quella determinata bicicletta.
