PAVIA. Non più una logistica “da ultimo miglio”, che colleghi la periferia Est con i negozi del centro tramite furgoni elettrici, ma una logistica vera e propria. È quanto chiedono i proprietari di un’area in via Bellingera nelle osservazioni sulla variante al Piano di governo del territorio. E, in particolare, la richiesta è di rimuovere la norma che non consente la realizzazione di logistiche in città.
Il progetto attuale
La logistica da ultimo miglio è un progetto riferito alla scheda di Pgt di strada Bellingera, alla periferia Est della città. Si riferisce a un’area della superficie complessiva di 46.550 metri quadrati. La capacità edificatoria massima di quest’area -cioè il massimo che è possibile costruire - è di 27.773 metri quadrati. Anche perché il Piano di governo del territorio vigente impone che il 40 per cento della superficie venga destinato a “verde e servizi ecosistemici”. Il progetto di logistica da ultimo miglio, presentato da “Glp Italy management”, articolazione italiana di un gruppo industriale che si occupa di questo, non sfrutterebbe tutta la superficie edificabile, visto che prevede un insediamento da circa 14mila metri quadrati. La formula dell’ultimo miglio prevede la realizzazione di un capannone al quale affluiscano delle merci che poi vengano destinate al commercio al dettaglio servendosi di piccoli mezzi elettrici. Ma leggendo le richieste contenute nell’osservazione alla variante di Pgt, i riferimenti sono diversi e lasciano immaginare un’attività più estesa.
Meno verde
Intanto i proprietari del terreno chiedono che le aree da destinare a verde e servizi escosistemici scendano dal 40 al 15 per cento della superficie territoriale complessiva. Chiedono che «in conformità a quanto stabilito dalla legge regionale 12 del 2005 - articolo 51 - venga espressamente consentita la destinazione “logistica” riconducibile alla categoria C4” (che attualmente non è permessa sul territorio comunale - ndr). Infine aggiungono: «oltre all’attività di “logistica dell’ultimo miglio” dovrà essere autorizzata la Logistica in senso lato (da indicare anche nella scheda d’ambito) con riferimento all’altezza utile minima di 12 metri» e «che venga eliminata la limitazione “di superficie non superiore a 15mila metri quadrati” per quanto riguarda la realizzazione del centro scambio merci dell’ultimo miglio e che venga esplicitamente ammessa anche la realizzazione di un asset logistico classico».
Un polo logistico che, verosimilmente, misurerebbe più di 15mila metri; questa almeno è la proposta.
