PAVIA. Post Ferragosto torrido e fuori stagione a Pavia, con massime di 37 gradi nel weekend (39 in provincia), alta umidità e notti mai al di sotto dei 20 gradi. Questa l’imminente rimonta delle temperature, con punte che sfioreranno i 40 gradi nelle zone di solito più calde come Corteolona o Canneto, mentre almeno in pianura la pioggia non sembra all’orizzonte. Colpa del cambiamento climatico, che sta modificando l’andamento del mese che inaugurava la transizione dall’estate all’autunno: «Di solito la metà di agosto segnava una lenta decadenza della stagione estiva» spiega Tommaso Grieco, meteorologo e curatore del portale di informazione Paviameteo che, con le sue elaborazioni, conserva la memoria storica del tempo che fa in provincia. «Da temperature intorno ai 33-34 gradi, le massime discendevano con gradualità a partire dal 15 di agosto, arrivando di sotto i 30 gradi a fine mese. Succedeva fino a qualche anno fa, ma in questo periodo stiamo rilevando temperature superiori, in linea con lo scenario del cambiamento climatico i cui effetti si sono fatti più evidenti nel corso degli ultimi dieci anni».
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Giornate “rosse”
All’orizzonte si stagliano giornate cocenti: l’ultimo bollettino di Arpa Lombardia assegna alla provincia il grado 4 (su 5) dell’indice Humidex, che combina dati di temperatura e umidità per stimare il disagio da caldo percepito dalle persone. «Nel week end assisteremo a un’ondata di caldo umido piuttosto severa – aggiunge Grieco – si protrarrà per buona parte della settimana prossima con temperature percepite vicine ai 40 gradi in città». Il peggioramento è atteso da domani: «A partire da venerdì, un’area di bassa pressione tra Irlanda e Islanda richiamerà correnti d’aria tropicale, che porterà a un’ulteriore rialzo delle temperature. Già nel pomeriggio di ieri le massime hanno toccato i 36 gradi».
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Le previsioni che superano l’orizzonte dei tre giorni hanno un margine di precisione relativo, ma permettono di farsi un’idea delle temperature (alte) che saranno. Il picco di caldo è atteso la settimana prossima, quando è plausibile ipotizzare massime intorno ai 37-38 gradi a Pavia città, in un crescendo che è già cominciato. «Le zone a Est della provincia faranno segnare temperature maggiori – aggiunge Grieco – a Canneto Pavese, Corteolona, Spessa Po o Stradella sono plausibili massime intorno ai 39 gradi, per via della posizione orografica. Il picco di calore è atteso tra lunedì e martedì, quando l’anticiclone subtropicale che resta ben saldo sul Mediterraneo porterà il caldo percepito al vertice». Secondo le previsioni, l’imminente ondata che toccherà anche la provincia sarà simile a quella di luglio, che con il suo tributo di sudore e ingressi in pronto soccorso ha convinto Regione ad attivare le contromisure per contrastare gli effetti del caldo sulla salute: «I dati attuali parlano di temperature sulla falsa riga o poco al di sotto di quelle registrate durante l’ondata di luglio – aggiunge Grieco – ma è possibile che l’umidità sarà più alta del mese scorso: ciò contribuisce a mitigare le massime, certo, ma viceversa aumenta il caldo percepito. Tutto dipenderà dal tasso di umidità, mentre è possibile aspettarsi una rinfrescata sul finire di agosto».
Notti tropicali
I dati attuali non lasciano scampo alle notti, che saranno tropicali (cioè con minime sopra i 20°) complicando il riposo di chi, al calar del sole, si aspetta un po’ di sollievo dalla canicola. «Già in questi giorni abbiamo registrato temperature minime qualche decimale al di sopra dei 23 gradi – aggiunge il meteorologo di Paviameteo – è un dato anomalo, non è frequente registrare così tante notti tropicali. Basti pensare che la media storica di agosto dovrebbe assestarsi intorno ai 23 gradi, con minime che di solito si posizionano intorno ai 18. Negli ultimi giorni, invece, la minima registrata è stata superiore alla media storica, elemento che racconta di come il clima stia cambiando».
Anziani, fragili e malati a rischio: i consigli del primario
«I fragili, gli anziani e le persone cardiopatiche sono quelle più a rischio di patire le conseguenze peggiori delle alte temperature. Tra queste c’è la disidratazione». Lo dice Stefano Perlini, primario del pronto soccorso del policlinico San Matteo, che con l’aumentare dei gradi sul termometro registra un conseguente aumento degli accessi nel reparto d’urgenza: «Abbiamo avuto un rialzo a luglio, a seguito del picco di calore – spiega Perlini – con una diminuzione in conseguenza del clima più mite. Adesso, gli accessi per via del caldo stanno tornando intorno ai 25-30 al giorno».
Nel frattempo, il primario rileva una tendenza accentuata dai mesi estivi, cioè quella degli accessi impropri in pronto soccorso: persone che avrebbero bisogno una visita dal medico di base, in guardia medica o in ambulatorio, piuttosto che in un reparto che pensato per la cura dei malati urgenti e acuti: «Avere rispetto del ruolo del pronto soccorso vuol dire rispettare i più fragili e far del bene agli anziani e ai fragili, che si recano nel reparto d’urgenza per via della disidratazione, e delle altre complicazioni legate al calore». Tra queste c’è anche la disidratazione, che può avere conseguenze spiacevoli soprattutto nei giorni di maggiore afa. Così il primario del pronto soccorso lascia una raccomandazione ai tanti che si occupano di accudire chi non è più autosufficiente: «Chi ha a casa un parente fragile da assistere deve prestare particolare attenzione all’idratazione, e lo stesso vale per gli anziani ospiti di Rsa o case famiglia».
