CLUSONE (BG). L’Oltrepo ha già la sua stella? Brilla Diego Carlo Aguilera, pronti via autore di una doppietta (un gol per tempo), che i compagni già chiamano liberamente “Pato”, come il più famoso papà, attaccante di Genoa e Torino in serie A negli anni novanta. Ma arrivano conferme anche dalla vecchia guardia. Ovvero Vaglio e capitan Gabrielli. Sono loro che danno l’illusione di poterla spuntare nella partitella in famiglia, Oltrepo A contro Oltrepo B, della durata di 60’ minuti, disputata nella mattinata di ieri, a Clusone, sede del ritiro biancorosso. Alla fine è uscito un 2-2 pirotecnico, e poteva essere anche un 3-3 se nel finale prima Franchini e poi Cavallotti non avessero fallito di un soffio una rete a testa per l’Oltrepo A (maglia bianca) e l’Oltrepo B (casacca nera).
Il mister: «Viste buone cose»
«E’ stato un buon test – ha detto a fine seduta, mister Agostino Mastrolonardo – disputare dopo quattro giorni carichi di lavoro 60’ minuti, senza dare cambia a nessuno, non è di poco conto. Ma in questo periodo è così, va messa in corpo più benzina possibile. Ho visto già buone cose, ma anche errori, che vanno valutati. E’ normale, con molti ci stiamo conoscendo a vicenda. Resto soddisfatto di quanto i ragazzi hanno mostrato. Ora proseguiamo su questa strada». C’era curiosità (ovvia) nel vedere all’opera la squadra, anzi le squadre, o meglio tutta la rosa. La sfida in famiglia Oltrepo A contro Oltrepo B, ha dato questa possibilità, in primis al tecnico Mastrolonardo, che come da lui più volte affermato, «sta cercando di capire, di conoscere e di far capire e conoscere».
Quindi, a che punto è l’Oltrepo? Dopo neppure una settimana di lavoro cominciano ad emergere certezze (confermate) e valutazioni (da fare) nel tempo. Ecco, il tempo, quello che ancora serve a molti (forse non a tutti) per entrare in sintonia. Il mister ha mischiato le carte, cercando di rendere il più possibile omogenee i due schieramenti.
Si lavora sul modulo
Modulo in costruzione, ma ben delineato, il 3-2-4-1. Sul fronte Oltrepo A (casacca bianca), Guerci tra i pali; difesa a tre composta da Provera, Gabrielli, Bartoli; a metà campo davanti alla difesa Berto e Madotti; più avanzati Vaglio, Florencianez, Valizia, Chiellini; unica punta Franchini. Oltrepo B in maglia nera, con Masotino tra i pali (nel finale spazio al giovane Pastore), difesa a tre composta da Villoni, Nunez e Giugno, davanti alla difesa Vincenzi e Speroni, linea avanzata composta da Rizzi, Aguilera, Casiroli e Cavallotti, in attacco Ferraro.
Verso la fine spazio anche al giovane attaccante Guerra (al posto di Valizia), tenuto precauzionalmente a riposo, causa un’infiammazione tendinea (l’unico a non scendere in campo Mirko Casiroli, fratello di Kristina, causa affaticamento). Due tempi da 30’ minuti, con pausa ristoro dopo i primi 15’ minuti, e con lezione di tattica di mister Mastrolonardo che quasi fosse un time out di pallacanestro, con tanto di lavagnetta, ha parlato con le due squadre, elogiandone pregi e difetti. Ritmi comunque alti, pressing, aperture sugli esterni, ottimi fraseggi corti, intesa tra compagni. Squadre corte e linee ben tenute. Alcuni ottimi di interventi (con prontezza di riflessi) da parte dei due portieri, Guerci e Masotino, e quattro gol di pregevole fattura. —
Alessandro Maggi
