Ci sono anche quattrocento giovani del gruppo che raccoglie le diocesi di Pavia, Vigevano e Lodi tra i seicentomila pellegrini che a Lisbona stanno vivendo la 38esima edizione della Giornata mondiale della gioventù (Gmg) e, giovedì 3, incontrano papa Francesco. Di questi 113 sono pavesi, accompagnati dal vescovo monsignor Corrado Sanguineti e da sei sacerdoti: oltre al responsabile diocesano dell'area evangelizzazione don Davide Rustioni ci sono anche don Gabriele Pelosi, don Umberto Rusconi, don Gabriele Maini, l'orionino don Giuseppe Volponi e don Davide Taccani, che si è unito alla comitiva nella giornata di mercoledì. Presenti anche il responsabile della pastorale giovanile Luca Gregorelli, le religiose missionarie spagnole suor Ursula e suor Berta del gruppo Servitori del Vangelo e Stefania Capoferri, psicologa e responsabile laica dell'Oratorio cittadino di San Pietro Apostolo.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12980349]]
20enni entusiasti
«Siamo molto contenti della risposta dei giovani a questa chiamata – sottolinea Gregorelli – la loro partecipazione è veramente alta. La media anagrafica? Si aggira tra i 20 e i 23 anni, c'è anche qualche minorenne, ma diciamo che sono generalmente studenti universitari». A raccontare il lungo viaggio per arrivare in Portogallo è Stefania Capoferri: «È stata dura, ma anche una bella occasione di condivisione. Siamo partiti domenica pomeriggio con tre pullman e abbiamo raggiunto Barcellona lunedì sera, dove abbiamo sostato per la notte. Quindi lunedì sera siamo arrivati a Torres Vedras, località a quaranta chilometri da Lisbona dove siamo ospitati con duecento giovani in una grande palestra». Per Stefania Capoferri è la sesta Gmg, partendo dalla prima nel 1997 a Parigi (dove era ancora minorenne) e passando per Roma, Colonia, Madrid e Cracovia.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12980348]]
Generazioni a confronto
«Differenze? Direi che la cosa più bella da vedere passando gli anni e l'evoluzione delle generazioni – spiega la psicologa – la Chiesa ha tanto bisogno della freschezza e della carica dei giovani. E qua si può chiaramente constatare la scintilla che c'è in loro, ma poi tocca ai sacerdoti e a noi educatori laici riuscire a tenere acceso questo fuoco, altrimenti è qualcosa solo di passeggero».
Eugenio ed Elisa sono due giovani della parrocchia di San Pietro Apostolo, alla loro prima esperienza in una Gmg. «Ho scelto di partecipare – racconta Eugenio, 18 anni – perché da cattolico praticante ero molto incuriosito da questa manifestazione. È un evento enorme, anche da un punto di vista emozionale. Ma nonostante la folla c'è una forte sensazione di tranquillità e sicurezza». Elisa è ancora minorenne, ha infatti 17 anni: «Frequento l'oratorio da quando vado alle elementari e sognavo da anni di partecipare a una Gmg, di cui ho sempre sentito parlare in termini entusiastici. Che cosa cerco? Forse una ulteriore crescita interiore nella fede».
Tra i partecipanti, come detto, anche don Gabriele Pelosi, sacerdote pavese che a 81 anni corona il suo sogno di partecipare a una Gmg. «Sono molto carico - sorride - a Cracovia avevo dovuto rinunciare a causa della frattura del ginocchio. Avevo chiesto al Signore di concedermi la salute per la prossima occasione ed ora eccomi finalmente qua». Oggi il momento più atteso, l'incontro con papa Francesco, che è arrivato mercoledì a Lisbona.