BOBBIO (PC). Gianni Amelio, i Manetti Bros, Michele Placido, Rocco Papaleo. Gli attori Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, Barbara Ronchi. E il maestro Marco Bellocchio ospite fisso. Torna il Bobbio Film Festival, dieci serate da venerdì 28 luglio al 6 agosto, con grandi nomi del mondo del cinema e un ricco programma di proiezioni, al termine delle quali i registi e gli altri ospiti dialogheranno con il pubblico e con i giovani allievi del Seminario residenziale di critica cinematografica.
L’edizione numero 26 della prestigiosa rassegna vedrà inoltre a Bobbio una parte significativa del progetto «Bottega Xnl-Fare Cinema», il corso di alta formazione in regia cinematografica a cura della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nato nel 1995 (con referente proprio Bellocchio, ideatore del Festival, originario della cittadina piacentina legata a San Colombano e alla sua abbazia) e un ciclo di lezioni intensive del corso di sceneggiatura «Scrivere per il cinema», tenuto da Valia Santella e Bruno Oliviero.
Il saluto di Bellocchio
«Quando manco dal festival lo faccio sempre con un certo rammarico – sottolinea l’83enne autore de “I pugni in tasca” e di “Sbatti il mostro in prima pagina”, fino al recente “Rapito” – Quest’anno sono quindi felice di essere presente a tutte le serate, approfittando del fatto che sarò a Bobbio con le lezioni sul campo di “Bottega Xnl”. Nei suoi 25 anni di vita il Festival – aggiunge Bellocchio – oltre allo stretto legame con l’aspetto formativo, ha saputo creare un rapporto particolare con il suo pubblico, che non solo partecipa numeroso ma si appassiona agli incontri con autori e attori, ed è questa un’esigenza di fruizione collettiva e partecipata che mi sembra ritornata d’attualità, come anche ho avuto modo di constatare girando le sale con “Rapito”. Tengo in particolare alla serata inaugurale che si apre con un omaggio a mio fratello Piergiorgio, con una serie di frammenti di interviste e materiale inedito girato per “Marx può aspettare”».
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Si comincia, dunque, venerdì 28 luglio alle 21,15 nella consueta location del Chiostro di San Colombano, con il frammento-omaggio di Bellocchio al fratello Piergiorgio, critico letterario e scrittore, mancato nel 2022, e a seguire «Il Signore delle formiche» di Gianni Amelio; chiusura domenica 6 agosto con la premiazione dei vincitori del Festival e «Il Grande dittatore», capolavoro di Chaplin in versione restaurata.
La cittadella del cinema
«Quest’anno più del solito, Bobbio si animerà di artisti, addetti ai lavori, appassionati di cinema, diventando una vera cittadella del cinema d’autore – dice Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema - ma soprattutto il Festival si preannuncia caratterizzato da un particolare fermento artistico e formativo, proprio grazie alla presenza di tantissimi studenti che durante il giorno saranno impegnati in percorsi formativi di eccellenza, diversi ma tra loro complementari, e la sera assisteranno alle proiezioni arricchendo il momento dell’incontro-confronto del pubblico con i registi».
«Una manifestazione che è cresciuta e si è consolidata negli anni superando i confini della nostra provincia - commenta Robert Gionelli, consigliere di Fondazione di Piacenza e Vigevano - da sempre sostenuta convintamente dalla Fondazione, quest’anno in modo particolare in virtù del progetto Bottega Xnl, come pure dello stretto legame con il territorio, accentuato in questa edizione dalla serata d’apertura che vedrà protagonisti due importanti intellettuali piacentini come Aldo Braibanti (a cui è dedicato il bellissimo film di Gianni Amelio) e Piergiorgio Bellocchio. Infine il sindaco Roberto Pasquali, ha ricordato «l’importanza del Festival per la città di Bobbio di cui Marco Bellocchio ha ricevuto la cittadinanza onoraria qualche anno fa», ed espresso la sua profonda soddisfazione per «la presentazione del film “Rapito” con tutto il cast del film».—
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