foto da Quotidiani locali
VIGEVANO. Continuano gli accertamenti sull’incidente che il 22 maggio è costato la vita a Clarissa Spadaro, una bimba di 5 anni residente Cassolnovo. Giovedì i tecnici nominati dal Tribunale di Pavia e quelli nominati dal papà della piccola Clarissa e della donna che guidava l’altra auto coinvolta nell’incidente sono andati all’incrocio tra via Quarto, via Ferrari e via Mentana, le tre piccole stradine tra viale dei Mille e il piazzale del mercato. Il magistrato ha chiesto la misurazione di tutte le strade che si affacciano su quell’incrocio, con tanto di macchine fotografiche di ultima generazione, droni e bindelle metriche. Nell’obiettivo della strumentazione è finita soprattutto la segnaletica e la sua visibilità per gli automobilisti. L’obiettivo è accertare le responsabilità delle guidatrici delle due auto coinvolte nell’incidente, una delle quali è la madre della bambina morta.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12829990]]
Sulla questione sono intervenuti anche gli attivisti del movimento civico “Vigevano prima di tutto” che, nei giorni scorsi, hanno inviato una mail al Comune chiedendo di ridisegnare la segnaletica orizzontale ormai inesistente. «Appena termineranno le indagini – dice Nicola Scardillo, assessore alla Sicurezza –, sistemeremo lo specchio parabolico coinvolto nel sinistro. Anche il ripristino della segnaletica è in agenda. Per quanto riguarda la vegetazione accanto al cartello del “Dare la precedenza” abbiamo già ordinato al proprietario dell’abitazione di potare piante e siepi, ora vedremo se è un intervento sufficiente o meno. Per il resto, attendiamo l’esito dei rilievi dei periti. Lo stesso vale per l’istituzione di eventuali dossi o per ridurre i limiti di velocità».
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12821647]]
Nelle scorse settimane il magistrato aveva già disposto il sequestro dei cellulari della mamma di Clarissa, indagata con l'accusa di omicidio stradale, e della conducente dell'altra vettura, per verificare se questi dispositivi avessero distratto una o entrambe le due conducenti.
Madre e figlia viaggiavano su una Honda Jazz, mentre l’altra donna era al volante di una Lancia Y: secondo la ricostruzione della polizia locale, la Jazz sarebbe uscita da via Quarto senza dare la precedenza alla Lancia in arrivo da via Mentana e che si è schiantata contro la portiera anteriore destra della Honda, spingendola verso il muretto sul lato opposto. L'impatto avrebbe proiettato la piccola fuori dal finestrino del lato opposto, che era aperto per il caldo, scaraventando la bimba contro lo specchio parabolico vicino al muro di una villetta. Selvaggia Bovani
