VOGHERA. Doveva ricevere una carta bancaria nuova, ma prima ancora che gli arrivasse gli erano stati prelevati oltre 6mila euro. Una somma che la banca, la Fideuram di Voghera, voleva risarcire solo parzialmente. Ma una sentenza del tribunale civile di Pavia (giudice Andrea Forcina) ha imposto alla banca di pagare tutta la somma con gli interessi.
La ricostruzione
Una vicenda che si è consumata negli scorsi mesi. Il cliente, un 50enne che vive in Oltrepo, non aveva ancora ricevuto la nuova carta. Allora aveva chiamato un consulente della banca vogherese che si era interessato delle pratica. Poi però il cliente ha ricevuto una telefonata in cui gli venivano chiesti alcuni numeri che gli sarebbero dovuti arrivare sul cellulare, numeri utili per attivare la carta. Aveva tutta l’apparenza di essere una chiamata di un operatore dell’assistenza tecnica della banca. Pochi giorni dopo, non ricevendo la carta, il cliente ha capito di essere incappato in un raggiro. Gli è bastato controllare l’estratto conto per vedere che su quella carta, che non aveva mai ricevuto nemmeno in una sua vecchia residenza sui colli d’Oltrepo, c’erano stati prelievi e spese in poche ore per un totale di oltre 6mila euro.
Prelievi per 6mila euro
Scoperto il salasso, il cliente ha chiesto spiegazioni alla banca. Non si è arrivati a una soluzione amichevole in quanto non è stato proposto un rimborso totale da parte della banca, ma solo parziale. A quel punto il cliente “alleggerito” ha avviato un’azione civile sostenuto da Federconsumatori di Pavia con l’avvocata Katia Covini. La banca Fideuram (gruppo Intesa San Paolo) ha fatto valere le proprie ragioni, difesa dall’avvocato Antonio Trotti. Si è arrivati così, pochi giorni fa, alla sentenza. Che ha dato ragione al cliente. La banca dovrà risarcire l’intera somma. —
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