PAVIA. A partire da sabato pomeriggio Strada Nuova cambia volto: via i bus e largo ai tavolini in vista della movida estiva. Da mercoledì a domenica, dalle 17 in poi, le linee del trasporto pubblico saranno deviate per fare del corso principale – uno dei pochi non ancora pedonali in Italia – una passeggiata che va dal Castello al ponte coperto. L’ordinanza del Comune varrà da sabato 10 giugno al primo ottobre. «L’obiettivo è favorire i commercianti che potranno esporre sulla strada tavoli e arredi – dice Antonio Bobbio Pallavicini, vicesindaco e assessore alla Mobilità – l’intenzione è creare uno spazio accogliente, adatto alla stagione estiva». Ma tra i commercianti ci sono pareri contrapposti.
Tavolini e dehors
Famiglie, universitari, giovani e coppie: con la bella stagione Strada Nuova si popola di passanti e il Comune ha deciso di assecondare il flusso, dando più spazio agli avventori per «consentire la ripresa delle attività economiche rappresentate dai pubblici esercizi, come ristoranti e bar» si legge nell’ordinanza, e così «si ritiene opportuno individuare appositi spazi pubblici su strada da assegnare alle attività economiche».
Il Comune ha messo in atto una misura analoga anche l’anno scorso, ma tra negozianti e gestori di locali non manca il dibattito: «I bus andrebbero deviati più ridosso dell’orario di chiusura dei negozi», dice Pietro Ferretti, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento in Strada Nuova. «Il corso andrebbe pedonalizzato una volta per tutte», afferma invece Giuseppe Cassetta del bar Na’ranita, sulla sinistra di Strada Nuova.
Le divisioni
Negozianti da un lato, bar e locali dall’altro: questa la linea di faglia che separa le due anime del commercio in Strada Nuova. «Con il caldo che avanza la gente ha voglia di stare all’aperto – aggiunge Cassetta – e per un bar come il nostro che lavora soprattutto di giorno, perché non permettere l’esposizione dei tavoli già dal mattino?» Cassetta ricorda quando Strada Nuova veniva chiusa ogni giorno: era il 2021 e la deviazione dei bus cominciava alle 16.30 di ogni giorno, non solo a partire da mercoledì. «Il lavoro era aumentato tanto che abbiamo ingaggiato una persona in più – aggiunge Cassetta – perché non fare come in corso Cavour, chiudendo ?». Il suo socio, Federico Bottani, chiosa: «Esporre i tavoli alle 17 è un po’ contentino. Certo, sempre meglio che non poterlo fare».
L’opinione del negoziante Ferretti è diversa da quella dei baristi: «Per accontentare tutti, i bus potrebbero essere deviati alle 18 o alle 19, comunque in prossimità con l’orario di chiusura dei negozi», dice il negoziate, che è anche presidente di Federmoda Pavia. «In centro c’è una carenza cronica di parcheggi, e la chiusura ai bus di Strada Nuova ai bus di attirare un pubblico che viene in centro per i locali, più che per i negozi, contribuendo a saturare l’offerta di posti auto. Anche altre attività del corso, come alcune farmacie, parlano di difficoltà a raggiungere il corso senza trasporto pubblico».
Nonostante i punti di vista divergenti, sembra che il Comune voglia proseguire sulla strada del compromesso tra esigenze. «La pedonalizzazione di Strada Nuova è un tema complesso – aggiunge Bobbio – dal punto di vista economico, sul fronte del contratto di servizio del trasporto pubblico oltre che della tutela delle fasce più deboli di cittadini». E sebbene la pedonalizzazione della passeggiata cittadina sembri un obiettivo tendenziale per la città, «al momento l’espediente è quello della chiusura nel periodo estivo e sotto le feste natalizie», conclude il vicesindaco.